Chiedono il salario per il lavoro svolto, per risposta ricevono minacce e percosse.
0Un grave episodio di violenza si è verificato ieri mattina nell’area di servizio Agip di via Aldo Moro, punto di ritrovo anche di extracomunitari, che si rendono disponibili per essere “arruolati” da “capi-chiurma” che giungono di buon mattino per “fare la squadra” da inviare presso qualche agrumeto per la raccolta delle arance per una giornata lavorativa che in media si aggira intorno alle 40 euro. Erano le 6.30 quando due tunisini, un 42enne ed un 36enne residenti a Scordia, si erano sul posto per incontrare le persone da cui dovevano ricevere le spettanze pattuite di 13 giornate di lavoro. Sembra che i due tunisini siano stati prima minacciati e subito dopo aggrediti da due o più italiani che avrebbero infierito sui due provocando lesioni tra cui l’avulsione di alcuni denti. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del 118 che ha prestato le prime cure ai due poveretti che non hanno esitato a raccontare l’increscioso episodio ai Carabinieri che adesso sono alla ricerca degli aggressori. Sull’increscioso episodio è intervenuta la Segreteria Territoriale Flai-Cgil che nel dare piena solidarietà ai due lavoratori magrebini, denunciano con una nota a firma del segretario territoriale, Nuccio Valenti come il grave episodio di violenza “sia solo la punta di un iceberg di un mondo del lavoro senza più regole. Nel nostro territorio nel corso degli anni non è mai attecchito il fenomeno del caporalato strutturato e organizzato. Purtuttavia esistono realtà, fatte da speculanti e intermediari, che operano ai margini dell’attività commerciale, che non si fanno scrupolo ad utilizzare lavoratori, spesso reclutati tra stranieri, al di fuori di ogni regola. In questo sottobosco, ove tutto è illegale e il lavoro in nero è la regola – continua il comunicato – lo sfruttamento sul lavoro è spinto fino a livelli semischiavistici, in cui viene messa in discussione persino il pagamento della più misera forma di retribuzione. Sono queste le realtà in cui si verificano episodi come quello di ieri mattina. Nell’esprimere la solidarietà del sindacato per i lavoratori aggrediti, si ribadisce la necessità di un nuovo intervento legislativo per regolamentare il mercato del lavoro agricolo, anche attraverso la reintroduzione di spazi di collocamento pubblici e regolarizzati, al fine di liberarlo da qualsiasi forma di caporalato, di nero e di sfruttamento”. Piena solidarietà ai due lavoratori è giunta anche dal locale patronato della Cgil che cura gli interessi di circa 80 lavoratori extracomunitari pienamente in regola.