ASAES Antiracket
AS.A.E.S.
“NICOLA D’ANTRASSI”
ASSOCIAZIONE ANTIESTORSIONI
– SCORDIA –
Via Trabia n.15 – 95048 Scordia (CT)
Codice fiscale: 93076480875
Iscritta al Registro Prefettura di Catania n. 03/98
Tel.Num.339 7587410
NICOLA D’ANTRASSI
Nato a S.Felice Circeo (LT) il 12/02/1926.
Si laurea in legge a 23 anni nel 1949.
Figlio di imprenditore, il padre era commerciante di prodotti ortofrutticoli, di uva in particolare, ed aveva realizzato un impianto a Lentini (SR).
Dopo la laurea, avvia l’attività imprenditoriale insieme al fratello costituendo la società Fratelli D’Antrassi srl.
Il primo stabilimento è impiantato ad Aprilia (Latina) e si occupa prevalentemente di commercio di uva.
Successivamente i Fratelli D’Antrassi si spostano in Sicilia seguendo il padre a Lentini (SR).
Dopo qualche anno si trasferiscono definitivamente a Scordia (CT) dove avviano una florida attività di commercio agrumi al centro di una zona vocata per questa frutta.
Contemporaneamente l’Azienda apre un piccolo magazzino-deposito stagionale nella zona di Mazzarrone per la commercializzazione dell’uva.
Negli ultimi anni della sua attività l’Azienda Fratelli D’Antrassi cambia la ragione sociale in ORFRUTTA SRL.
L’azienda ha uno sviluppo solido e continuo fino a raggiungere i 200 dipendenti.
Lo stabilimento è ubicato all’ingresso del paese di Scordia e utilizza macchinari all’avanguardia della meccanizzazione.
La sua clientela è prevalentemente del nord Italia, in particolare della Lombardia e del Veneto. Altri clienti si trovavano in Toscana e nel Lazio mentre all’estero vendeva in Germania e in Svizzera.
L’imprenditore D’Antrassi assume ben presto un ruolo leader tra i commercianti di Scordia. Sia perché è l’unico commerciante laureato, ma soprattutto per il suo carattere fermo, corretto ed illuminato.
Diventa noto tra la gente del paese per la sua scrupolosità nell’applicare i contratti salariali con gli operai fin dallo stesso giorno in cui questi si concludevano. Applica la stessa scrupolosità anche nel rendicontare le pesate ed i pagamenti ai produttori/proprietari da cui acquista la merce.
Per gli stessi motivi, invece, è inviso ad alcuni altri commercianti di Scordia che, notoriamente, disapplicavano i contratti e frodavano i produttori.
Nella sua gestione manageriale, il D’Antrassi controllava l’azienda attraverso l’utilizzo dei budget di previsione e di verifica, con l’analisi degli scostamenti e il calcolo dell’incidenza dei costi (criterio di controllo assolutamente all’avanguardia per il periodo – anni 50/60 – e per la cultura locale).
Era abbonato a diverse riviste e quotidiani tramite i quali si teneva costantemente aggiornato circa l’andamento dei mercati nazionali e internazionali oltre che in merito alla normativa che lo poteva riguardare.
In tal senso era divenuto punto di riferimento di altri commercianti, imprenditori nonché amministratori locali e perfino funzionari dell’ICE in quanto era uno dei pochissimi che sapesse “leggere” le notizie che riguardavano la categoria.
Nonostante pressanti inviti, l’Avv. D’Antrassi non si occupò mai attivamente di politica e non partecipò ad alcuna tornata elettorale.
Essendo un uomo molto riservato e ritenendo già il commercio di per se stesso un’attività nobile e coinvolgente, non amava apparire pubblicamente. Il suo nome compare solo raramente tra i componenti della Commissione dei commercianti locali per trattare il salario con i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori.
In quella veste, la sua tendenza al dialogo e la fermezza nel rispettare gli accordi raggiunti lo mettevano in cattiva luce con altri imprenditori che non avevano gli stessi intendimenti.
A metà degli anni cinquanta L’Avvocato D’Antrassi sposa Licia Lorenzatti Taddei dalla quale ha cinque figli, tre maschi e due femmine.
In un terreno adiacente lo stabilimento, in semicollina, D’Antrassi edifica la casa di abitazione dove si trasferisce con la famiglia.
E’ ricordato dai familiari come uomo affettuoso, educatore attento, fermo ma non duro. Colto ed informato, le sue osservazioni erano sempre profonde e spesso lungimiranti.
Nonostante il suo titolo di studio e la posizione economica, era molto vicino alla gente comune e in particolare ai suoi dipendenti che lo “adoravano” e tutt’ora lo rimpiangono.
Nel corso della sua attività imprenditoriale non gli mancarono minacce e tentativi di intimidazione, telefonate minatorie e richieste estorsive.
Per ben tre volte, ignoti diedero fuoco alle cassette di plastica all’esterno del suo stabilimento. L’ultimo di questi incendi fu devastante causando perfino il danneggiamento dei carrelli ferroviari su cui si caricavano i vagoni di frutta.
Cercava di non esternare agli altri la sua preoccupazione che, da un po’ di tempo, diveniva sempre più palpabile da chi gli stava vicino.
Durante gli ultimi giorni della sua vita lasciava trasparire una preoccupazione e un nervosismo apparentemente immotivati.
Aveva, tra l’altro, accennato ai suoi familiari l’intenzione di comprare dei cani per metterli a guardia dell’abitazione, visto che si trovava in campagna in una zona isolata.
L’11 marzo del 1989, verso le 19, usciva dall’azienda, da solo, dopo aver ricevuto una telefonata da qualcuno che lo invitava a prendere un caffè al bar “La Bussola”, all’ingresso del Paese, a meno di un chilometro di distanza.
Appena sceso dalla macchina, in prossimità del bar, di fronte ad un rifornimento di benzina di proprietà di un commerciante di Scordia, un uomo gli si avvicina alle spalle esplodendo un colpo di pistola e colpendolo alla testa.
Dopo tanti anni, non si sa ancora nulla sull’esito del processo relativo a quel delitto.
D’Antrassi figura nel lunghissimo elenco delle vittime di mafia.
Il comune di Scordia gli ha dedicato uno slargo proprio nel luogo dell’eccidio.
PREGHIERA NELL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL DOTT. NICOLA D’ANTRASSI
Don.Vito Valenti Parroco Chiesa Madre S.Rocco Scordia
Solo la preghiera può andare oltre il silenzio;
anzi la preghiera abita e riempie il silenzio, lo motiva
perché il silenzio fa tacere i nostri rumorosi egoismi, i nostri slogans,
i nostri chiassosi diverbi, i nostri assordanti apparati …
Anche il silenzio attonito di fronte al male, che spesso suscita
fiumi di inutili parole, di sole parole,
anche il silenzio di fronte alla morte
(silenzio che si fa domanda, che interpella,
specialmente di fronte alla morte violenta
che suscita cento e mille perché nel cuore dell’uomo,
nel cuore del credente),
questo silenzio deve esplodere nella preghiera,
si fa supplica, invocazione.
Se siamo riusciti veramente a fare tacere
i nostri pensieri e le nostre agitazioni,
allora abbiamo sentito ancora
la violenza di uno sparo che priva un uomo
della vita; abbiamo anche sentito
un respiro lungo vent’anni
e che ancora ci interpella e ci interroga.
Non può un uomo giusto,
come lo era il Dottor Nicola D’Antrassi
morire ed essere sepolto nel silenzio;
non può un uomo, un marito, un padre, un lavoratore
morire sopraffatto da ciò che umano non è,
sopraffatto dal male,
che rumorosamente ci appare sempre più forte!
Non può sperdersi la vita di Nicola D’Antrassi
solo perché il malaffare sopprime con la violenza
chi vive nella mitezza, nella giustizia, nella carità!
Vivere e persino morire da uomini liberi:
questo deve gridare il nostro silenzio di uomini,
questo deve promuovere il nostro modo di vivere.
Questo è quanto vogliamo gridare col nostro silenzio.
Questo vogliamo gridare anche a Dio con la nostra preghiera,
proprio col coraggio
di sapere/di volere rompere il silenzio con la preghiera.
Per invocare da Dio per i credenti,
dalla buona volontà degli uomini da tutti gli altri;
insieme però nell’impegno di domandare
che da ‘altrove’, ‘oltre’ noi stessi ci sia dato
il dono della pace.
Sono finite le ideologie e ora traballano i potentati economici:
sembra che resti solo il potere del male, la sua forza,
la sua violenza, il suo prodotto di morte.
Liberaci dal male, Signore, T’invochiamo:
liberaci dal male Tu, o Dio, perché da noi, da soli, non possiamo,
non ci riusciamo a liberarci. Liberarci dall’egoismo,
dal gretto pensare a noi stessi.
Dona pace e concordia ai nostri giorni,
donaci la chiarezza di chiamare bene il bene
e male il male, senza compromessi,
donaci la capacità di distinguere il bene dal male
e di scegliere il bene.
Te lo chiediamo per il tuo Figlio crocifisso,
quel Gesù a cui è stata tolta violentemente la vita;
Te lo chiediamo, Signore, per tutti i cristi crocifissi della storia,
te lo chiediamo anche per il nostro fratello e amico Nicola,
giusto e buono, uomo che non si è piegato al male e all’ingiustizia
insegnandoci a vivere liberi.
Ti chiediamo tutto ciò, Signore, con il coraggio dei figli di Dio;
Te lo chiediamo perché vogliamo guardare ‘oltre’ la morte,
vogliamo guardare alla vita, anche alla vita
che nasce dalla morte.
Te lo chiediamo perché sappiamo che Tu ci ami
e che niente disprezzi di ciò che hai creato perché Tu ami la vita.
Dona, Onnipotente Signore della vita, dona alla morte di Nicola D’Antrassi
la forza del seme che, morendo, produce vita e in abbondanza. Amen.
Scordia, 11 marzo 2009
GRAZIE
A quanti a qualsiasi titolo hanno contribuito alla realizzazione e alla riuscita della manifestazione dell’11 marzo in onore e memoria di Nicola D’Antrassi.
Vogliamo ricordare:
Per la ristrutturazione e ricollocazione della lapide
– Vincenzo Di Benedetto – marmista
– Giovanni e Valerio Cosentino – fabbri
– Alfio Pattavina e Figlio – impresa edile
Per l’organizzazione del premio D’Antrassi 2009
– Domenico Simone – Arci Scordialegre
– Prof. Giuseppe Moncada – Liceo Scientifico E.Majorana
– Prof. Eugenio Gueli – Scuola Media Amari-Vinci
– Prof. Di Natale – 1° Circolo Didattico G.Verga
– Prof. Carmelo Tramontana – componente giuria
– Prof.ssa Simona Bordonaro – componente giuria
– Prof.ssa Marianna Sangiorgi – componente giuria
– Ins. Giuseppina Spatone – componente giuria
– Dott. Agostino Gambera . componente giuria
Per l’Incontro con gli studenti nell’aula magna del Liceo Scientifico
– Prof. Giuseppe Moncada – Dirigente Scolastico
– Carabinieri Scordia
– Vigili Urbani Scordia
– Gruppo Protezione Civile di Scordia
– Gruppo Volontari Associazione Europea Operatori di Polizia
Per la manifestazione
– Il Sindaco Dott. Angelo Agnello
– Il Presidente del Consiglio Comunale Rosario Minissale
– D. Vito Valenti – parroco di S.Rocco
– Mar. Gaetano Balsamo e Stazione Carabinieri Scordia
– Cap. Salvatore Todero e Vigili Urbani Scordia
– Gruppo Protezione Civile Scordia
– Croce Rossa Italiana – Nucleo Scordia
– Gruppo Scout Scordia 1
– Gruppo Volontari Associazione Europea Operatori di Polizia
– Lucio Marroncello per l’amplificazione
– Salvatore Monforte e Franco Di Stefano per la preparazione dell’aula
– Il dott. Claudio Ragusa per la collaborazione organizzativa
– La tipografia Sinatra di Militello per tutte le stampe
– Il giornalista Lorenzo Gugliara per la preziosa collaborazione
– Il sito www.scordia.info per la puntuale informazione dell’evento
Per le autorità intervenute
– Dott. Francesco Paolo Giordano – Procuratore della Repubblica, Caltagirone
– D.ssa Marisa Acagnino – magistrato, Catania
– Dott. Domenico Canosa – magistrato, Caltagirone
– Dott. Giuseppe Scuderi – Presidente API Sicilia
– Dott. Domenico Fichera – Prefettura Catania
– Dott. Domenico Pinzello – Dirigente Superiore Questura Catania
– Col. Dott.Governale – Comando Provinciale Carabinieri Catania
– Ten.Dott. Giuseppe Garofalo – Comando GdF Caltagirone
– Dott. Silvio Breci – giornalista
Verbale della Commissione Giudicatrice del Premio Nicola D’Antrassi 2009
Il giorno 6 marzo 2009, alle ore 17:00, presso la Sala Salvo Basso di Palazzo De Cristofaro, si è riunita la Commissione Giudicatrice del Premio Nicola D’Antrassi 2009, promosso dall’AS.A.E.S Associazione Antiestorsione Scordia, in collaborazione con il circolo ARCI Scordialegre e con il Comune di Scordia.
La Commissione risulta così composta:
Saro Barchitta (AS.A.E.S.) – Presidente
Agostino Gambera (AS.A.E.S.) – componente giuria
Domenico Simone (Circolo ARCI Scordialegre) – componente giuria
Marianna Sangiorgi (Scuola Media Amari-Vinci) – componente giuria
Giuseppina Spatone (I° Circolo Didattico G.Verga) – componente giuria
Carmelo Tramontana (Liceo Scientifico E.Majorana) – componente giuria
Simona Bordonaro (ITCG Paritario Michelangelo) – componente giuria
Giusy Cristaudo (II° Circolo Didattico C.Collodi) – componente giuria
Svolge le funzioni di segretario verbalizzante Domenico Simone, coordinatore del Premio.
I plichi contenenti gli elaborati degli studenti delle scuole della città sono pervenuti nei termini e nelle modalità stabiliti dal bando.
Sono stati consegnati complessivamente 38 composizioni, tra poesie, racconti, disegni, libri, ipertesti.
La commissione giudicatrice inizia i lavori e procede alla disamina collettiva degli elaborati.
Dopo ampia e articolata discussione, vista la buona qualità della maggior parte degli elaborati pervenuti, considerati i lavori selezionati parimenti meritevoli di aggiudicarsi il primo premio e volendo valorizzare soprattutto l’impegno e la sensibilità dimostrati da parte degli studenti partecipanti, la commissione giudicatrice decide all’unanimità di non procedere alla stesura di una classifica ma di assegnare il primo premio ex aequo a:
Sez. Scuola Primaria
I° Circolo Didattico “Giovanni Verga”
– Fumetto Ricordo di Nicola D’Antrassi, Classe III sez. A
– Disegno Questo nostro mondo ormai impazzito, di Rocco Catanese, Salvo Garofalo, Andrea Maria Santoro, Elvira Sorrenti (classe V sez. A)
– Manoscritto “M” come mafia – Classe II A
– Poesia Urlo silenzioso – Leonardo Lopes (Classe V sez. B)
– Poesia No al pizzo, no alla guerra – Andreamaria Santoro (classe V sez A)
– Poesia Coraggio di un uomo – Barresi Debora (classe V sez. B)
– Poesia Nicola D’Antrassi – Chiara Xalfa, Camilla Zappalà (classe IV sez. A)
Sez. Scuola Secondaria di Primo Grado
Scuola Media Statale “Amari – Vinci”
– Libro Libertà, traguardo molto semplice – Classe II sez. D
– Disegno L’Alfabeto della legalità – Adele Caniglia, Erica D’Agosta, Sanbasile Melania, Scirè Milena (Classe 2 sez. H)
– Il gioco della legalità – Emanuele Amantia, Francesco Amato, Elenia Centamore, Crisafulli Ivan, Cristina Di Martino, Giuseppe Frazzetto, Nancy Frazzetto, Graziana Iacobello, Lo Castro Alex, Federico Minerva, Davide Pisano, Andrea pollina, Graziana Ragonese, Nicolò Renda, Marco Valenti, Flavia Zappalà (classe II sez. H)
Sez. Scuola Secondaria di Secondo Grado
Liceo Scientifico Statale “E. Majorana”
– Racconto La nebbia negli occhi, di Damiano Antonino Ferraro (classe V sez. D)
– Racconto Solo una goccia, di Federica D’Avola, Debora Bassotto e Debora Vitali (classe IV sez. A P.N.I.)
ITCG Paritario “Michelangelo”
– Ipertesto Nicola D’Antrassi, di Helen Amato e Gessica Mancuso ( classe IV sez.A)
Non essendovi null’altro da discutere i lavori si concludono alle ore 21,30
Il presente verbale, composto da N. 1 pagina, viene letto, approvato e sottoscritto dai presenti.
Scordia, 06.03.2009