Nerino è stato impallinato
0Quattro pallini nel corpo di Nerino, questo hanno messo in luce le radiografie eseguite in una clinica veterinaria.
Non è la prima volta che scriviamo di Nerino, uno dei randagi più noti di Scordia che, sebbene sia uno dei cani più buoni sul territorio, ritorna protagonista delle nostre pagine.
Nerino è un cane adulto di circa 8 anni, sottoposto a sterilizzazione nel 2013 vive su territorio comunale e fa coppia fissa con il suo storico amico, Giovanni, detto anche Filippo. I due si spostano in diversi quartieri del paese ma la loro zona di preferenza si trova tra via Principessa di Piemonte e via Luigi Capuana.
Nell’aprile del 2017, mentre Nerino dormiva tranquillo sul marciapiede, venne catturato da un accalappiacani del Rifugio Cisternazza di Zafferana Etnea, canile con cui era stata istituita una convenzione per il controllo dei randagi sul territorio. Peccato che Nerino, oltre ad essere un cagnolone innocuo, fosse già microchippato e registrato a nome del Comune di Scordia. In giornata si mobilitarono decine di volontari, telefonate a raffica al canile in questione e ai vigili urbani, fino a quando Nerino, già in serata, tornò a casa accanto al suo amato amico di sempre, Giovanni. L’avventura per lui si era conclusa con una “gita forzata” in furgoncino fino ai piedi dell’Etna.
Tuttavia, le avventure di Nerino non finiscono qua e, nonostante sia seguito dai membri dell’associazione “Mi Fido di Te – Scordia”, continua ad essere preso di mira, forse proprio per il suo carattere mansueto, completamente in balìa della cattiveria di alcuni cittadini incivili.
Circa un mese fa Nerino è stato investito, e non soccorso, da una macchina in retromarcia e, a seguito di questo incidente, ha riportato danni alle zampe e al bacino tali da non potersi più mettere in piedi. Portato al sicuro, per qualche settimana, dalle volontarie dell’associazione, Nerino è stato curato con cortisonici e antinfiammatori che hanno determinato un lievissimo miglioramento della sintomatologia. Il cane riesce a deambulare anche se zoppicando e preferisce restare sempre sdraiato, probabilmente per via del dolore.
Data la situazione, le volontarie raccontano di averlo portato in una clinica veterinaria, ed è qui che avrebbero fatto una scoperta a dir poco sconvolgente. Le radiografie a cui è stato sottoposto Nerino, infatti, non solo avrebbero messo in evidenza una rottura dei legamenti della zampa e problemi al bacino, ma la cosa più scioccante, per le volontarie, è stata sentirsi dire dal veterinario che Nerino era stato “impallinato” da colpi di fucile a piombini. Come si evidenzia dalle radiografie è chiara la presenza di ben quattro pallini. Qualcuno, dunque, avrà sparato con un fucile a pallini colpendo il povero animale.
TANIA CATALANO