Palazzi De Cristofaro
Diventato quasi interamente proprietà del Comune di Scordia, che vi ha destinato l’espletamento dei servizi di pertinenza dell’Ufficio Tecnico e dell’Aquedotto Comunale, la sua costruzione ebbe inizio nel 1842 sotto la direzione di “provetti artigiani palermitani”. Esso occupa un intero isolato con due portoni d’ingresso nella cui rosta è posto lo stemma gentilizio della famiglia De Cristofaro, che lo volle imponente e grandioso “onde ostruire la visuale e togliere un po’ d’aria alla famiglia Vecchio”, fiera avversaria, il cui vicinissimo palazzo svettava sui circostanti edifici del centro storico. Rimasto disabitato per parecchi anni, venne denominato “La casa degli uccelli” per la sovrabbondante nidificazione di rondini e passeri. Più volte restaurato, conserva ancora l’originario aspetto monastico per gli ordini di archi che si partono dall’ampio cortile interno quadrato sul quale si aprono simmetricamente due scale che conducono al piano superiore. Di proprietà privata sono ancora gli antichi palazzi De Cristofaro di via Principe Amedeo, di via Cavour e di via Bellini. Quest’ultimo, costruito nel 1802, è stato negli anni Settanta del secolo scorso abbattuto e ricostruito con criteri modernissimi nell’ala che dà su piazza Umberto.
Tratto da: SCORDIA. La Storia-Le tradizioni-I monumenti- L’arte. Di N. Gambera- D.Ventura.
Museo Civico Etno- Antropologico ed Archivio Storico “M. De Mauro”.
A cura di Elena Lussi