Scordia e Noto si dividono la posta. Un punto che agli scordiensi serve a mantenere la speranza
0Un punto per ciascuno ma con un valore molto diverso. Vale oro per i netini al quarto pari consecutivo, serve solo a mantenere intatta la striscia positiva di quattro giornate per lo Scordia che ha provato in tutti i modi a scardinare la difesa granata che quando è stata superata ha avuto in Ferla un baluardo invalicabile. Nulla da rimproverare ai ragazzi di Campanella che ha scelto una formazione offensiva ma senza attaccanti di ruolo, complice anche l’assenza per infortunio di Di Maira. Un modulo con un “falso nueve” che nella circostanza è stato Di Maggio che si è spesso scambiata la posizione con i due compagni di reparto Ascione e Messina. Il Noto ha risposto con lo stesso modulo offensivo affidando il tridente a Caruso, Butera e Mosciaro che hanno avuto il merito di fare salire la squadra evitando così che lo Scordia la chiudesse nella propria area. La gara è rimasta sempre in bilico e in equilibrio anche se lo Scordia ha sciupato molto soprattutto nella prima parte della ripresa. Parte bene la squadra di casa che al 1’ impegna severamente Ferla con un tiro di Zumbo. La risposta dei granata è da brividi. Sul primo corner della gara il Noto sfiora il vantaggio con Cucinotta che di testa sfiora il palo alla destra di Vizzì. Lo Scordia gioca bene grazie soprattutto a Mascara sempre pronto ad accendere l’azione offensiva. Al 14’ ci prova con un tiro di controbalzo Messina ma Ferla è pronto alla respinta. La palla finisce sui piedi di Zumbo che scaglia un bolide che sibila la traversa. La gara rimane sempre apertissima con Il Noto che rimane sempre pericoloso con Butera che al 34’ scalda i guanti di Vizzì, l’ex respinge da campione. Non c’è un attimo di pausa, con le due squadre che mostrano giocate da applausi. Al 37’ in semirovesciata ci prova Di Maggio ma Ferla è attentissimo mentre sul capovolgimento di fronte è ancora Butera a mettere i brividi a Vizzì che vede passare il pallone che va a baciare la parte alta della traversa. Il tempo si chiude con il rigore nettissimo negato allo Scordia. Maimone sfila verso la porta e al momento del tiro viene messo giù da Capuano. Per l’arbitro non ci sono dubbi: Maimone ha simulato e lo ammonisce. Nella ripresa lo Scordia si butta a capofitto per cercare di raggiungere il vantaggio anche perché i risultati che giungono dagli altri campi sembrano darle una mano ma prima Di Maggio, poi Diop e Messina in successione non approfittano di palle che avrebbero meritato miglior sorte in un momento in cui il Noto sembrava calare di intensità. Al 22’ un tiro cross di Maimone per poco non beffa Ferla che si salva con un balzo felino mentre al 27’ è bravo il collega Vizzì che si fa trovare pronto sull’improvvisa conclusione di Butera. Nel disperato forcing finale lo Scordia ci prova con Mascara che al 43’ calcia a botta sicura ma Ferla compie un’altra prodezza. Finisce dopo tre minuti di recupero in cui non succede più nulla. Le squadre, stanchissime, hanno dato tutto.
SCORDIA: Vizzì, Sardo, Maimone, Liistro, Diop, Simonetti, Mascara, Zumbo, Di Maggio (29’ st Meo), Messina (38’ st Pascali), Ascione. A disp.: Pandolfo, Baiata, Provenzano, Mazzamuto, Gallo, De Pasquale, Calabrese. All. Campanella.
NOTO: Ferla, Capuano, Cerra, Aprile (19’ st Saluto), Cucinotta, Bertolo, Caruso, Assenzio, Mosciaro (47’ st Cannone), Butera (33’ st Lupo), Cozza. A disp.: Di Dio, Peluso, Sciliberto. All. Gurrisi.
ARBITRO: Testi di Livorno (Assistenti Giglia di Asti e Paglianiti di Vibo Valentia).
Note: Presenti più di un migliaio di spettatori compresa una cinquantina di tifosi granata. Angoli 7-3 per gli ospiti. Ammoniti: Maimone, Assenzio, Cucinotta, Butera, Simonetti. Recupero 1’ e 3’.