Vito Caruso, il capitano scordiense trucidato dalle SS a Cefalonia 71 anni fa.
0Oggi è una data che vogliamo ricordare. 71 anni fa moriva eroicamente il Capitano Vito Caruso, scordiense, appartenente al comando della Divisione Fanteria “Acqui”, ucciso dalle raffiche dei mitra sparate dalle SS tedesche presenti sull’isola di Cefalonia. Vennero risparmiati gli iscritti al Partito Nazional-fascista o coloro i quali decisero di continuare a combattere la guerra al fianco dei tedeschi. Il Capitano Caruso ha onorato fino all’estremo sacrificio il Giuramento di Fedeltà prestato alla Bandiera Italiana. La sua colpa per i tedeschi è per noi motivo di grande orgoglio. L’eccidio della Divisione Acqui è stato il primo atto della resistenza.
Il Capitano Vito Caruso, capo ufficio servizi artiglieria, con in sottordine i capitani Ciarlini e Garbellini, a villa Valliànos, sede del Comando Italiano, partecipò con il generale Gandin e altri ufficiali alla resa ai tedeschi. Si avviò serenamente verso la fucilazione il 24 settembre 1943 alla Casetta Rossa. Presumibilmente il corpo, come quello degli altri ufficiali fu legato con filo spinato a tavole di legno e spinto verso il vicino isolotto di Vardiani.
Vito Caruso, a cui il comune di Scordia ha anche dedicato una via, nacque a Scordia il 7 febbraio 1909 da Sebastiano e Marianna Sangiorgio. Si arruolò nell’Esercito il 6 dicembre 1928 come soldato di leva, quindi fu ammesso a frequentare il corso sottoufficiali di artiglieria da campagna a Modena sino ad arrivare al grado di sergente maggiore. Nel 1932 frequentò un corso speciale presso l’Accademia di Fanteria e Artiglieria di Modena per essere nominato sottotenente in Spe. Da qui iniziò la sua carriera di ufficiale presso l’arma di Artiglieria e raggiunse il grado di Capitano nel 1941 in servizio presso lo Stato Maggiore.
Dopo la sua morte non gli fu mai riconosciuto il grado superiore di Maggiore ne gli fu concessa la medaglia d’oro al valore militare.
Si sposò il 2 gennaio 1937 con la livornese Maria Doveri da cui ebbe un figlio, Mario Sebastiano nato lo stesso anno, il 5 novembre.
Nell’eccidio di Cefalonia perse la vita anche il soldato scordiense Giuseppe Di Stefano, nato il 3 gennaio 1917 e morto l’8 settembre 1943. Faceva parte del 17′ Reggimento Fanteria “Acqui”.
Filippo Scavo