Permane l’ordinanza del divieto di potabilità dell’acqua senza preventiva bollitura
0Permane il divieto di consumo umano dell’acqua se non preventivamente bollita ordinato dal sindaco Franco Tambone con provvedimento urgente nella serata di martedi, dopo avere ricevuto da parte dell’Unità Operativa di Igiene Pubblica di Palagonia l’esito delle analisi eseguite presso il laboratorio di Sanità Pubblica di Catania del campione di acqua prelevato lo scorso 14 ottobre presso una utenza privata. Il provvedimento del primo cittadino si è reso necessario per la presenza di Escherichia Coli e batteri coliformi in numero superiore a quello consentito. Nella comunicazione indirizzata al sindaco e al responsabile del servizio dell’acquedotto idrico si invitava a verificare la clorazione dell’acqua secondo i parametri previsti per legge oltre alla tempestiva verifica della condotta idrica a monte del punto di prelievo. Verifiche a cui ha preso parte l’assessore Pippo Lo Castro che insieme ai tecnici comunali ha accertato il malfunzionamento del sistema automatico di clorazione dell’acqua che arriva alla vasca di via Nino Martoglio (nella foto) che raccoglie per poi immetterle nella rete idrica comunale, le acque provenienti dai pozzi di via Simeto e pozzo Contarino. Sistema di clorazione che come riferito dallo stesso assessore era stato sottoposto a manutenzione una ventina di giorni fa e il cui guasto ha conciso con l’assenza per infortunio dell’addetto alla manutenzione e controllo della clorazione. “Si tratta di una coincidenza che nulla a che fare con il guasto – ci tiene a precisare Lo Castro – la clorazione è un sistema meccanico assolutamente automatico che è stato messo fuori uso da un tubo otturato. Ieri stesso si è provveduto alla immediata clorazione delle acque, quindi appena il sistema entrerà a regime e sarà raggiunta la giusta proporzione tra acqua e disinfettante, si procederà ad effettuare i controlli batteriologici in diversi punti della città per verificare se la carica batterica è tornata ai valori stabiliti per legge”. Gli esami delle acque vengono eseguiti a cadenza trimestrale dal comune e ogni mese dall’Asp.
Intanto sull’argomento è intervenuto con una nota Guido Rizzo, consigliere comunale di Scordia Bene Comune-Prc: “Ho presentato un’interpellanza per conoscere la data di questi controlli. Vogliamo sapere quando è stata l’ultima volta che sono state ispezionate le fontanelle e vogliamo avere i risultati per renderli pubblici. Ovviamente – continua Rizzo – non tutti i problemi derivano da responsabilità del Sindaco, ma la situazione è insostenibile ed è ormai chiaro che i cittadini non sono più dalla sua parte. In questi anni sono state sottovalutate le richieste dei cittadini e il problema inerente l’acqua si sta trasformando in una farsa, se non fosse che si tratti di un bene primario e comune. Con la precedente Amministrazione – conclude Rizzo – abbiamo assistito al governo di un Primo cittadino che dettava, bene o male, le regole del gioco. Con questa del Pd, invece, non si è ancora capito chi effettivamente stia governando”.