Abusivismo commerciale. L’amministrazione comunale intensifica i controlli. Il plauso di Asaes
0Continua a ritmo intenso la lotta all’abusivismo commerciale da parte dell’amministrazione comunale che, grazie alle direttive emanate dal comandante della Polizia Municipale, Giovanni Berto, ha già effettuato un centinaio di controlli, rilevando 50 infrazioni che riguardano attività assolutamente prive di qualsiasi autorizzazione, occupazione indebita del suolo pubblico. In particolare l’attività di controllo ha interessato le paninoteche ambulanti, ma di fatto fisse, i cui proprietari erano in possesso di una autorizzazione di 120 giorni ormai abbondantemente scaduta. E così, dopo i controlli effettuati dalla Polizia Municipale, hanno dovuto “sgombrare” piazza Beppe Montana e il parcheggio coperto di via Principessa di Piemonte. Ma come dichiara Giovanni Berto, da qualche mese al comando della Polizia Municipale, il procedimento interesserà a breve altre attività. L’associazione Asaes ha espresso soddisfazione per l’avvio dell’attività di controllo del territorio da parte dell’Amministrazione Comunale e del nuovo Comandante della Polizia Municipale. “Lo sgombero delle cosiddette “camionette dei panini” nel nostro territorio – si legge nel comunicato – è un primo segnale concreto di rispetto delle regole”. L’Asaes auspica che tale azione di legalità si concretizzi con lo sgombero di tutte le attività commerciali operanti non in regola sulle aree pubbliche, fisse ed itineranti, e che non si limiti solo ad alcuni. “Auspichiamo anche l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di un unico e chiaro regolamento per le attività commerciali sulle aree pubbliche, in sostituzione degli attuali quattro regolamenti, tra loro contraddittori e non più in linea alla normativa vigente. I cittadini di Scordia ed i commercianti necessitano di regole chiare. Tale Intesa rappresenterebbe il miglior punto di equilibrio fra le esigenze delle imprese di commercio su aree pubbliche e la necessità dell’applicazione di un unico regolamento. Riteniamo, anzi – conclude l’Asaes – che sia il solo strumento per una efficace e reale tutela degli interessi delle imprese; uno strumento ponderato, rispettoso del principio della concorrenza ed allo stesso tempo di concreta salvaguardia dei diritti delle imprese e dei cittadini”.