Agricoltura. L’assessore D’Agosta da il via all’istituzione di un tavolo permanente
0A poche settimane dall’assegnazione della delega, l’Assessore alle Attività Produttive, Francesco D’Agosta ha convocato, presso la sala Basso del Palazzo De Cristofaro, i produttori, le organizzazioni dei produttori e dei sindacati per dare avvio all’istituzione di un tavolo tecnico permanente e iniziare ad affrontare le problematiche inerenti il settore agricolo ed in particolare quello agrumicolo. All’incontro, introdotto da un breve saluto del sindaco Franco Tambone, hanno partecipato commercianti, sindacati, giovani agricoltori. È emersa la necessità di affrontare gli urgenti problemi del comparto agricolo tra cui la crisi commerciale del settore agrumicolo, la pressione fiscale delle imprese agricole, il preoccupante dilagare del virus della Tristeza, la sicurezza nelle campagne con un rafforzamento del controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine, la gravosa IMU agricola, le carenze idriche determinate dalla inefficienza dei Consorzi di Bonifica e dall’eccessivo costo dell’energia elettrica dei Consorzi di pozzi, l’eccessiva burocrazia per l’accesso all’erogazione dei finanziamenti agricoli. Da parte dell’assessore è stato confermato l’impegno ad una immediata istituzione di un tavolo tecnico permanete sul settore delle attività produttive, strutturato per gruppi specifici (agricoltura, artigiano e commercio) avente come finalità l’approfondimento di specifiche tematiche, con il supporto di esperti e l’individuazione di soluzioni condivise da rendere operative e sottoporre al governo regionale.
“Risulta estremamente urgente – afferma l’assessore alle Attività Produttive Francesco D’Agosta – aderire alla proposta di altri Comuni per istituire un fronte comune per rivendicare, anche a livello istituzionale, garanzie politiche e programmatiche a sostegno dell’intero comparto produttivo, affinché l’agricoltura ritorni ad essere il nostro strumento di sviluppo economico sia per le grandi imprese agricole che per i piccoli produttori e, in particolare, per coloro che hanno abbandonato la coltivazione”.