Al Majorana si parla di legalità in occasione del 25º dell’assassinio di D’antrassi
0Il Liceo Scientifico Ettore Majorana baluardo della legalità e antimafia aderisce in pieno alle iniziative organizzate in vista della celebrazione del 25º anniversario dell’assassinio dell’imprenditore Nicola D’Antrassi. Moderato da Orazio Manuele, dell’associazione Zammara, si è svolta stamani presso l’aula magna una conferenza tra i cui relatori erano presenti l’assessore ai servizi sociali, Mariella Centamore, il presidente dell’Asaes, Rosario Barchitta, il maresciallo Mario Petrocco, Pino Fusari, Elio Bianca ed Eugenio Vitanza, rappresentanti dell’associazione Addio Pizzo di Catania. Dopo il saluto del dirigente scolastico, Roberto Maniscalco, è stato proiettato un video con alcune delle stragi di Cosa Nostra. Numerosi gli interventi tra i quali quelli dei rappresentanti di Addio Pizzo, che hanno lanciato messaggi di speranza e hanno ricordato che sconfiggere la mafia non è difficile: “E’ sufficiente non farle avere consensi”. I rappresentanti di Addio Pizzo hano dimostrato che non è difficile dire di no al pizzo e a questo obiettivo mirano le numerose attività dell’associazione, tra le cui punte di diamante vi è il commercio critico, che consiste nell’acquisto di beni presso le aziende “pizzo free” piuttosto che in quelle che puntualmente si abbassano a pagare la malavita.
A concludere l’incontro è stata la commossa testimonianza di Saro Barchitta, che ha raccontato in breve la sua esperienza con Cosa nostra, chiarendo che “il pizzo non è solo un problema economico, ma riguarda soprattutto la dignità e la libertà dell’individuo” e ha invitato a non vergognarsi di aver paura: “avere paura è fisiologico” ha detto. Ha poi concluso dicendo che, dopo aver confermato in tribunale davanti ai membri delle famiglie mafiose che con lui hanno avuto a che fare, cosa che “non è stata facile”, credeva di essere prossimo all’assassino. Invece, con suo stupore, “mentre prima pagavamo il caffè ai mafiosi per paura, ora, quando mi vedono arrivare, sono loro ad aver paura e se la fanno di corsa”.
Questa interessante conferenza, organizzata in occasione del 25º anniversario dell’assassinio dell’imprenditore scordiense Nicola D’antrassi, che ricorrerà il prossimo 11 marzo, si è svolta nella totale attenzione degli studenti presenti, che hanno dimostrato ancora una volta di essere sensibili a queste tematiche così difficili e di interessarsi di questi argomenti che, purtroppo, hanno fatto parte della storia della nostra terra e, come tali, vanno sempre ricordate.
FRANCESCO AMATO