Ancora una sconfitta al Binanti. La serie D si allontana ancora
0L’aritmetica non condanna ancora i rossoazzurri ma la speranza di agganciare il treno dei play out, distanti 7 punti, sembra ormai una impresa titanica per una squadra che al di là dei limiti tecnici ha dovuto ancora una volta misurarsi con un pessimo arbitraggio che ha influito sull’esito della gara per un punteggio che penalizza oltre il lecito uno Scordia generoso ma sfortunato e alla fine rassegnato. Davanti ad una cornice di pubblico che poche squadre possono vantare in casa, soprattutto quando veleggiano nei bassi fondi della classifica, Serafino stupisce tutti con un modulo offensivo e con la novità D’Agostino sin dal primo minuto. In avanti un tridente con Mascara e Maimone esterni e Di Maira centrale. Modulo offensivo anche per i campani che a differenza dello Scordia puntano tutto sull’uomo-gol Ciro Foggia, vero ariete d’area. Parte bene lo Scordia che al 5’ trova la traversa a negare il gol a Maimone, il migliore dei suoi. La gara rimane in equilibrio e al 17’ l’arbitro bergamasco sale in cattedra con una decisione che penalizza i locali. Maimone supera Baleotto che lo stende. Per l’arbitro è simulazione e giallo. E’ il momento migliore per i ragazzi di Serafino che conquistano metri preziosi e qualche punizione che mette in crisi la retroguardia campana. Al 37’ è ancora Maimone a scaldare il pubblico locale con un gran sinistro che sfiora la traversa ma al 38’ sono i campani a passare. Provenzano sbaglia un passaggio in orizzontale, ne approfitta Carfora che serve su un piatto d’argento l’assist a Foggia che scaglia un tiro ravvicinato in porta che Vizzì riesce a parare ma per l’arbitro, su segnalazione dell’assistente, la sfera ha varcato la linea. Il tempo si chiude con una potente punizione di Provenzano parata a terra da Salineri. Nella ripresa il tecnico scordiense inserisce Ascione per Messina e Palmiteri per uno spento Di Maira. La seconda svolta della gara all’11’ con Palmiteri che scaglia un gran tiro verso la porta che si infrange sulle gambe di Odierna appostato oltre la linea di porta. Stavolta l’assistente non segnala nulla e per l’arbitro non è gol. Ma non è finita perché qualche minuto dopo Carfora cade in area su entrata di Pascali. Stessa azione in fotocopia del primo tempo con protagonista Maimone. L’arbitro ha qualche secondo di esitazione, quindi supportato dall’assistente concede il rigore che Foggia realizza spiazzando Vizzì e portando così a 16 il suo scorer personale. E’ la rete che condanna lo Scordia che al 20’ prende anche il terzo gol per una disattenzione di Simonetti che sbaglia il controllo permettendo a Mascolo di piazzare la palla all’incrocio. Una punizione sin troppo severa per lo Scordia che crolla al tappeto. Nel finale i campani “rischiano” anche di dilagare con Foggia fermato dalla tempestiva uscita di Vizzì mentre per lo Scordia ci prova Maimone con un gran tiro deviato in corner dal portiere. Non c’è più tempo per battere l’angolo perché l’arbitro fischia la fine decretando la nona sconfitta interna dello Scordia. Nel dopo gara è il presidente Rosario Gallo a sfogare tutta la rabbia ma anche delusione mista a rassegnazione: “Mi sono permesso a fine gara di criticare apertamente l’operato dell’arbitro perché, al di la dei limiti della mia squadra, anche oggi abbiamo assistito ad un arbitraggio scandaloso”. Il riferimento è agli episodi che hanno cambiato il volto della gara: “Il nostro portiere mi ha confermato che la palla non era entrata mentre il tiro di Palmiteri era dentro. Davvero sconvolgente. Non ho parole. Lo sconforto è totale perché ogni domenica perdiamo terreno. Ho giocato tutte le mie carte e adesso non so più cosa fare e mi è ormai passata la voglia di continuare”.
SCORDIA: Vizzì, Sardo, Pascali, Provenzano (21′ st Gallo), Diop, Simonetti, Mascara, D’Agostino, Di Maira (5′ st Palmiteri), Maimone, Messina (5′ st Ascione). A disp: Pandolfo, Liistro, Castiglia, Di Maggio, Baiata, Calabrese. All. Serafino.
GRAGNANO: Salineri, Baleotto, Perinelli, Vitiello, Loreto, Odierna, Carfora (40′ st Cannavacciuolo), Mascolo (34′ st Elefante), Foggia, Martone, La Monica (29′ st Di Ruocco). A disp: De Marino, Savarese, Di Vuolo, Pagano. All. Coppola.
ARBITRO: Bonassoli di Bergamo (Assistenti Terenzio e Chiappetta di Cosenza).
RETI: 38′ e 17′ st (rig) Foggia, 20′ st Mascolo.
Note: Presenti circa 700 spettatori. Angoli 1-1. Ammoniti: Mascara, Palmiteri, Maimone, Odierna. Recupero 1′ e 3′.