Assolto con formula piena l’ex commissario straordinario Vitale
0Assoluzione con formula piena. Si è espresso così il Giudice, Giuseppe Tigano nella lettura della sentenza che vedeva imputato Filippo Vitale, commissario straordinario del comune dal settembre 2016 a maggio 2017, denunciato dal comandante della Polizia Municipale, Salvatore Trombetta, che non accettò di buon grado la revoca del suo incarico che lo stesso commissario aveva messo nero su bianco con propria determina datata 26 ottobre 2016. Vitale, nel prendere atto che Trombetta non aveva raggiunto gli specifici obiettivi assegnati dall’amministrazione, motivò il suo atto di revoca e conseguentemente il demansionamento, con il rifiuto ad adempiere ai propri doveri d’ufficio, omettendo l’adozione di atti che rientravano nelle proprie mansioni. In particolare, si sarebbe rifiutato di sottoscrivere i formulari di trasporto che consentono il conferimento dei rifiuti in discarica costituendo tale comportamento – si legge nella determina – un grave danno all’ambiente e alla salute pubblica. Trombetta aveva invece asserito l’impossibilità di espletare le mansioni assegnategli in quanto si sarebbe trovato, a suo dire, nella posizione di controllore e controllato.
Oltre al dott. Vitale, il Collegio penale di Caltagirone, presieduto dal dott. Tigano, ha assolto con la stessa formula piena per insussistenza del fatto, anche il dott. arch. Salvatore Campisi, difeso dall’avvocato Giuseppe Sangiorgio, già Responsabile d’Area, anch’egli denunciato dal Trombetta per violazione dei sigilli apposti alla discarica col sequestro preventivo eseguito dal Trombetta medesimo.
Soddisfazione per l’assoluzione è stata espressa da Vitale, difeso dall’avvocato Massimo Alì. “Il mio più grande rammarico – commenta l’ex commissario straordinario – è che il sindaco Franco Barchitta che mi subentrò alla guida della Città, ha usato nei miei confronti un atto di scortesia istituzionale per avere rimesso in servizio un soggetto che io avevo deciso, per giusta causa e per il bene dell’ente, di demansionare togliendogli il comando della Polizia Municipale”.
“E’ stata documentata appieno la correttezza del mio assistito – ha dichiarato Massimo Alì – che ha sempre operato a tutela del Comune”.
Gli atti processuali saranno trasmessi alla Procura per valutare se ci sono profili di rilevanza penale nelle dichiarazioni espresse nel corso del processo dall’ormai ex comandante che al momento è responsabile dell’area di Protezione Civile.