Aumenta la tassa per l’occupazione delle aree pubbliche. Il Sindaco: “Sentiremo i commercianti”
12L’amministrazione comunale con delibera 109 (leggi) ha modificato le tariffe per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap). Un provvedimento che ha provocato qualche malcontento tra i commercianti ma che per il sindaco, Franco Tambone, era necessario anche “per rispettare il principio di equità in relazione ad altre imposte pagate per altre categorie che negli anni hanno subito degli adeguamenti. Abbiamo applicato le normative vigenti – ha dichiarato il primo cittadino – cercando di diminuire la sperequazione tra le categorie previste dal regolamento. Siamo intervenuti sulle tariffe e presto modificheremo anche le categorie perché esse fotografano una realtà vecchia molto lontana da quella attuale. Torneremo sulla questione – assicura Tambone – rimodulando le categorie e confrontandoci con i commercianti ai quali, comunque, daremo la possibilità di rateizzare l’imposta”.
L’aumento medio rapportato alle tariffe del 1993 è del 65,27%. Nello specifico l’aumento della tassa sul suolo pubblico per le categorie (sono tre le aree individuate secondo criteri geografici) è il seguente: per le attività che ricadono nella prima categoria l’aumento è stato del 24,03%, per quelle della seconda categoria l’aumento è stato del 110,92% mentre per quelle della terza categoria (ad oggi non esistono attività che rientrano in questa categoria) è stato del 277,10%. Prima dell’adeguamento le attività appartenenti alla prima categoria pagavano circa 27 euro a mq mentre per le altre due categorie la tariffa era nettamente più bassa (7 euro circa a metro quadro). Con gli adeguamenti le tariffe della seconda e terza categoria si sono avvicinate a quella della prima che comunque è rimasta l’area dove il suolo pubblico costa di più. Una situazione particolare se si pensa che attività ricadenti in prima categoria (ad esempio in Via Aldo Moro) si trovano in prossimità di attività che invece appartengono alla seconda categoria.
Sulla questione è intervenuto il consigliere d’opposizione, Gabriele La Magna, che ha raccolto le lamentele di alcuni commercianti ed ha redatto una interpellanza rivolta all’Amministrazione comunale. “Il fatto che ci siano stati numerosi commercianti a segnalare questa problematica mi ha spinto a portarla in Consiglio Comunale al fine di tutelare le attività commerciali soprattutto in un momento storico di crisi come questo dove bisognerebbe sgravare i cittadini da tasse comunali. Inoltre occorre rispettare le normative vigenti che impongono agli amministratori di applicare il nuovo tariffario a partire dall’anno successivo rispetto a quello dell’approvazione della delibera. La strada migliore da intraprendere – conclude La Magna – era quella di partire dalla base ovvero riunire tutti i commercianti locali e sensibilizzarli alle problematiche economiche dell’ente e solo dopo procedere agli adeguamenti delle tariffe in maniera graduale con percentuali ragionevoli”.
Damiano Pennisi