Avviato il processo nei confronti di tre insegnanti dell’asilo Carrera di Militello accusati di maltrattamento di minori
0Si è aperto al Tribunale penale di Caltagirone il dibattimento processuale nei confronti di tre insegnanti delle scuole dell’infanzia, che dovranno difendersi dalle accuse di maltrattamento (aggravato) di minori.
Gli illeciti si sono consumati, secondo gli inquirenti, nei mesi di marzo e aprile del 2010, in una classe dell’asilo statale “Pietro Carrera” di Militello, nel plesso di viale Regina Margherita.
Diversi bambini di 3 e 5 anni sarebbero stati maltrattati con schiaffi e altri metodi repressivi che, secondo l’ex sostituto procuratore della Repubblica, dott. Sabrina Gambino, configurano altrettante ipotesi di reato.
I fatti sono stati espressamente confermati in aula, davanti al giudice monocratico, dalla mamma di una bambina, che avrebbe presentato la prima denuncia. La successiva installazione di una telecamera avrebbe poi confermato, con la registrazione filmata delle attività didattiche e per circa un mese, comportamenti irregolari da parte dei docenti e relazioni “anomale” con alcuni bambini.
L’autorità giudiziaria ha pure ascoltato un’operatrice socio-assistenziale, che ha escluso d’aver recepito particolari confessioni e doglianze da parte di un bambino. Gli esiti dell’originaria azione investigativa e il pesante “clima” scolastico sono stati ribaditi, invece, dal brigadiere Egidio Bianchini, in servizio alla stazione dei carabinieri di Militello, che ha sostenuto l’impianto accusatorio.
Valutazioni differenti sono emerse dai legali delle imputate, gli avv. Franco Villardita, Vincenzo Di Benedetto e Nicolò Giglio, secondo i quali le indagini sono “viziate” da una fuorviante interpretazione dei metodi d’insegnamento, che per la difesa sarebbero stati improntati a esclusivi criteri educativi (o correttivi) e non violenti.
Il procedimento riprenderà il 9 gennaio, con la visione in aula delle immagini, che coinvolgono un’insegnante di Vizzini, una di Palagonia e una Scordia (già raggiunte da provvedimenti restrittivi o da denunce in stato di libertà). I genitori degli alunni, con l’assistenza dell’avv. Giuseppe Fiorito, saranno presenti in giudizio quale parte civile del procedimento.
LUCIO GAMBERA