Bilancio. Il Commissario diffida il Comune e gli da 15 giorni di tempo per predisporre gli atti
0Scatta il conto alla rovescia per l’approvazione del rendiconto 2020 e per il bilancio di previsione 2021/2023. Con una lunga nota, inviata al Sindaco, al Segretario Generale, ai Responsabili di Area e al Consiglio Comunale, il Commissario ad Acta, Dott. Domenico Mastrolembo ha concesso 15 giorni di tempo all’amministrazione per predisporre gli atti finanziari che dovranno essere approvati dal Consiglio Comunale. Il Commissario ricorda che nel mese di giugno, all’atto del suo insediamento, aveva chiesto agli uffici di predisporre i documenti necessari per l’approvazione del rendiconto e del bilancio di previsione, compresa la ricognizione dei residui attivi e passivi. Una attività per la quale nel mese di settembre il Responsabile dell’Area 2 dava un riscontro alla richiesta di chiarimenti da parte del Dott. Mastrolembo, per conoscere lo stato di avanzamento del rendiconto 2020. Nel frattempo, il mese scorso, i consiglieri comunali Maria Bonaciti e Eugenio Russo avevano chiesto allo stesso Commissario a che punto era l’iter per l’approvazione di rendiconto e bilanci di previsione. Con la diffida di oggi arriva la risposta dall’organo nominato dall’Assessorato Autonomie Locali della Regione, che scrive nero su bianco che a tutt’oggi il Comune non ha approvato né rendiconto né il bilancio di previsione. In caso di mancato riscontro alla diffida il Commissario chiede che sia elaborata un’eventuale proposta per la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente o una proposta per avviare la procedura di riequilibrio finanziario. La nota ricorda, infine, i profili di responsabilità degli amministratori in caso di mancata adozione dei bilanci, che tra l’altro condusse allo scioglimento del precedente consiglio comunale a fine legislatura. Ed è proprio di ieri la pubblicazione di una determina del responsabile di Area che fa riferimento ad una rettifica di riaccertamento dei residui attivi e passivi fino al 2020, dove si legge un totale di meno un milione di euro circa. A questo punto la palla passa all’amministrazione comunale che dovrà, entro pochi giorni, rispondere con gli atti alla diffida del Commissario.