Buona musica e una cornice affascinante hanno incantato le serate degli scordiensi
0Tre serate di livello quelle organizzate dal coro polifonico “San Domenico Savio” in occasione della festa patronale di San Rocco. Giunta ormai alla terza edizione, Musica al Chiostro è diventata ormai un appuntamento fisso per gli scordiensi, che crea un connubio tra la buona musica prodotta da ottimi artisti e l’affascinante cornice del chiostro seicentesco del convento dei frati riformati.
Per la prima serata, il direttore artistico Salvo Gangi ha scelto Vulcanica Brass Ensemble. Il gruppo, costituito da dodici elementi, tutti formati nel conservatorio “Bellini” di Catania, con ottoni e percussioni, ha animato la prima sera con brani che, dalla musica classica (Mozart, Bizet…) hanno raggiunto la lirica italiana (Verdi, Mascagni…) per giungere, quasi con un volo pindarico, fino alle più famose colonne sonore (Rocky, Ben Hur…) e alla canzone (Sinatra, Pink Floyd). Ancora più esilarante il bis, che ha fatto ballare il pubblico presente sulle note di “YMCA” dei Village People.
La seconda serata è stata invece affidata a Sergio Giuffrida, il chitarrista catanese che ha affrontato studi decennali presso maestri e scuole di fama mondiale. In particolare, si è specializzato in chitarra sud americana presso la scuola di Henry Rivas, che ne ha apprezzato la vena altamente interpretativa. Giuffrida ha animato la serata con “Sulle corde dell’anima”, un recital che ha fatto viaggiare immaginariamente il pubblico attraverso diverse nazioni del vecchio e del nuovo continente, passando per Spagna, Brasile, Palestina, fino a giungere alla canzone d’autore. Ma la cosa più affascinante di questa serata è il modo in cui l’artista ha suonato la sua chitarra. Non si è limitato, infatti, alle sole corde, ma ha suonato utilizzando tutto lo strumento, dalla paletta alla cassa armonica, rendendolo davvero un’orchestra completa, batteria compresa.
A concludere la tre giorni, infine, è stato il Duo Cantino, composto dai catanesi Davide Sciacca, alla chitarra, e Vincenza Arena, al flauto traverso. I due artisti, entrambi diplomati con il massimo dei voti presso il conservatorio “Bellini di Catania” ed insegnanti di musica presso le scuole medie, hanno intrattenuto il pubblico con musiche e ritmi provenienti dall’America latina, dall'”Histoire du Tango” di Piazzolla, a musiche popolari brasiliane, passando per brani di Boutros e Schiavo.
Soddisfatto per questa manifestazione si è detto il sindaco, Franco Tambone, che si è impegnato per far salire di livello questa rassegna, cercando di ottenere un patrocinio regionale, se non addirittura nazionale. Il parroco della Matrice, p. Vito Valenti, ha simpaticamente detto a conclusione dell’evento che “in queste tre serate ci siamo arricriati: “la buona musica e il bellissimo scenario ci hanno aiutati a stare fermi, per giunta ad ascoltare musica, tra l’altro spesso musica classica, tutte cose che quotidianamente difficilmente sappiamo fare”. A concludere le serate è stato il direttore artistico, Salvo Gangi, che ha salutato e ringraziato i presenti ricordando che la musica e la cultura sono cose che oggi non devono mancare nella nostra società.
FRANCESCO AMATO