CALTAGIRONE. rinviata la trattazione del dissesto dopo una nota della Regione che annuncia l’arrivo di un ispettore.
0Colpo di scena nell’infuocato Consiglio comunale di ieri sera, con la diffusione dei contenuti di una nota dell’assessorato regionale alle Autonomie locali che sospende, di fatto, le procedure per il dissesto. Questa, testualmente, la comunicazione, firmata dalla dirigente regionale, Luciana Giammanco, destinata al sindaco, al presidente del Consiglio, ai consiglieri e al segretario generale e pervenuta nel tardo pomeriggio: “La Giunta regionale, con deliberazione n. 37 del 31/01/2013, ha disposto a questo Dipartimento di verificare se alcune amministrazioni comunali stanno procedendo alla dichiarazione di dissesto finanziario in difformità alle regole che disciplinano l’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali. Poiché, ove ciò accadesse, potrebbe derivarne grave nocumento alla collettività amministrata, con possibile pregiudizio per i servizi resi, si informa che questo assessorato sta procedendo a verificare la fattiscpecie in argomento mediante appositi interventi ispettivi di imminente predisposizione. Nelle more di tale accertamento, si invitano, pertanto, le Ss.Ll. ad astenersi dall’adozione delle relative deliberazioni”.
A darne lettura, in un’aula in cui gli spazi riservati al pubblico erano pieni in ogni ordine di posti, è stato il capo del gruppo “Centrosinistra per Caltagirone”, Fabio Roccuzzo. Si è aperta una polemica (con interventi, dai banchi della maggioranza, di Luca De Caro e Mario Marino) sulle modalità, dai consiglieri di maggioranza ritenute anomale, della comunicazione assessoriale, “giunta via fax e non notiziata agli altri consiglieri”, e sul fatto che Roccuzzo ne fosse al corrente, con quest’ultimo che ha replicato di averla ricevuta per conoscenza per avere proprio lui, recatosi a Palermo insieme al suo collega Fortunato Parisi, “richiesto l’intervento della Regione”. Luigi Failla ha plaudito all’azione dell’assessorato, mentre Roberto Gravina ha evidenziato “la linearità dei comportamenti di Giunta e Consiglio”.
Alla luce della nota dell’assessorato regionale, il Consiglio ha deciso, con 25 voti favorevoli e un astenuto, il rinvio della trattazione del tema – dissesto. La successiva conclusione dei lavori, avvenuta, secondo l’opposizione, in maniera irrituale, ha determinato ulteriori polemiche, che hanno coinvolto anche il foltissimo pubblico presente in sala.
In precedenza l’assise cittadina aveva approvato all’unanimità una modifica alla delibera con cui è stato approvato il nuovo regolamento per l’istituzione e il funzionamento della Consulta della cultura. Sull’argomento erano intervenuti, rilevando “gli aspetti positivi del nuovo organismo”, il vicesindaco Bruno Rampulla e i consiglieri Andrea Michelangelo Lirosi (presidente della II commissione) e Luca De Caro.