Coltivazione in una villetta di canapa indiana. Due gli arresti della Polizia di Stato
0L’agro scordiense si conferma terreno ideale per la coltivazione di cannabis indica, meglio conosciuta come canapa indiana. Dopo l’imponente ritrovamento di 2 tonnellate di “erba” in contrada Margiona e Palma, avvenuta nel settembre di tre anni fa, l’azione incessante della Polizia di Stato ha portato alla scoperta di una piantagione e al sequestro di un impianto di coltivazione indoor in contrada Santoro, a pochi chilometri dal centro abitato di Scordia in un appezzamento di terreno che si affaccia sulla strada provinciale 28/I che giunge sino a Militello. Partendo da una serie di informazioni utili, gli uomini della sezione antidroga della Squadra Mobile di Catania hanno così predisposto un mirato servizio di osservazione nel corso del quale è stata confermata la presenza di due uomini, uno dei quali era intento ad irrigare una piantagione occultata tra numerose piante di arancio. Le manette sono così scattate per due individui risultati già pregiudicati: Franco Papa di 49 anni e Vito Stefano Rizzo di 44 anni. Unico dato certo è che non si tratta di residenti del luogo. Numerosi gli agenti impegnati nell’operazione. Dopo essersi introdotti attraverso un cancello nella villa hanno individuato due vani adibiti alla coltivazione al “chiuso”, dotati di sistemi di irrigazione, areazione e illuminazione con lampade alogene utilizzate per favorirne la crescita. All’interno della stessa villa, di cui al momento non è stato lasciato trapelare nulla sul proprietario, sono stati rinvenuti attrezzi da lavoro e materiale utilizzato per la concimazione e coltivazione ed essicazione delle piante oltre al successivo confezionamento della sostanza proibita. A conclusione del sopralluogo sono state rinvenute e sequestrate complessivamente 340 piantine di cannabis indica di cui la maggior parte occultata tra gli alberi di arance nel terreno circostante. Per mandare avanti la produzione, Papa e Rizzo avevano realizzato un impianto elettrico alimentato con un allaccio abusivo alla rete pubblica così come accertato dai tecnici dell’ente di distribuzione elettrica chiamati sul posto. Espletate le formalità di rito, per i due si sono schiuse le porte del carcere di contrada Noce a Caltagirone dove rimarranno a disposizione della Procura della Repubblica della città calatina.
Si conferma, dunque, come rimanga altissimo il rischio della produzione e dello spaccio di stupefacenti a Scordia dove il consumo trova sempre nuovi acquirenti. Una situazione di allarme che non può passare inosservata così come dichiara il sindaco di Scordia, Franco Barchitta: “Puntuale azione della Polizia di Stato, sul nostro territorio, per questi ringrazio a nome della città. Gli arrestati sono non residenti, ma sappiamo benissimo, che purtroppo spaccio a Scordia è in crescita. Non deve mancare la nostra collaborazione con le Forze dell’Ordine, per un assoluto contrasto alla delinquenza, con una particolare attenzione ai genitori, ai dirigenti scolastici, ai concittadini, per scrutare ogni sospetto che possa rappresentare un rischio”.