Conferenza sulla violenza sulle donne al Majorana
0Si è tenuta nella mattinata del 28 novembre presso l’aula magna del liceo scientifico “E. Majorana” una conferenza dedicata agli studenti del triennio, mirata a celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ricorrente il 25 novembre, e a sensibilizzare i giovani riguardo ai diversi ambiti di questo così grande tema: Campagna antistupro nelle scuole; Dal codice Rocco alla riforma dei reati sulla persona.
Ad aprire i lavori è stato il preside del liceo scientifico, prof. Orazio Interlandi, che, illustrando brevemente il fenomeno, si è soffermato a fare riflettere gli studenti sul “117”, il numero di donne uccise nel 2012. Ha poi ringraziato la prof.ssa Alessandra Ingarao, che ha curato l’evento, e l’assessora alla cultura del comune di Scordia, Giusy Pernice, e presentato le figure che avrebbero illustrato il fenomeno: la dr.ssa Raffaella Mauceri, presidente della rete di centri antiviolenza di Sicilia “Le Nereidi”, e le avvocate Antonella L’Anfusa, civilista, e Corradina Romano, penalista.
Dopo il saluto ufficiale, l’assessora Pernice si è così espressa: ‹‹la violenza è il prevalere su un essere più debole gli episodi di violenza, di qualsiasi matrice essi siano, provocano orrore”. La parola è quindi passata alla prima relatrice, la dr.ssa Mauceri.
Quest’ultima ha esordito illustrando i servizi del centro antiviolenza da lei fondato, esplicitando che non è subito opportuno per una donna vittima di violenza, andare subito a sporgere denuncia contro il suo aggressore, perché, se non si sa come fare, può risultare anche deleterio. Per questo il centro offre la disponibilità di avvocate specializzate assistono con il gratuito patrocinio nelle procedure dell’iter burocratico. Ha poi aggiunto che la violenza sulla donna ricade anche sugli uomini: ‹‹”La violenza sulle donne è un problema degli uomini” hanno scritto i tifosi della fiorentina in uno striscione allo stadio››, ha ricordato. Ha poi espresso il suo parere dicendo che ‹‹gli uomini sensibili al problema non sono quelli che non fanno di per sé violenza, ma quelli che si adoperano contro la violenza››. Proprio per questo ha continuato con il dire che il femminicidio è un fenomeno che ricade anche sugli uomini: ‹‹”La violenza sulle donne è un problema degli uomini” hanno scritto i tifosi della fiorentina in uno striscione allo stadio››. Ha dunque smosso la coscienza dei ragazzi presenti dicendo: ‹‹Se pensate che le fidanzate sono di vostra proprietà, toglietevelo dalla testa! ››. Quindi, dopo aver mostrato alcuni video e delle slide sul problema, ha passato il microfono all’avvocata Corradina Romano.
La penalista ha argomentato il problema della violenza sessuale. ‹‹Fino al 1996 era ancora vigente il codice Rocco, stilato in pieno regime fascista, che non considerava l’abuso sessuale reato. Oggi invece è considerato, un reato contro la persona››. Ha poi sottolineato come la vittima spesso sia restia a riconoscere la violenza, specie se subita nell’ambito familiare o della cerchia di amici. ‹‹Per vivere meglio e cercare di eliminare il problema – ha detto l’avvocata – è necessario riconoscere e sapere esplicare la vicenda, per semplificare i lavori in sede processuale›› ed ha invitato a recarsi in un centro antiviolenza e di denunciare ciò che si subisce, chiarendo che la denuncia è irrevocabile. Ha concluso spiegando che ‹‹la società cambia perché cambia la cultura. Anche il rispetto reciproco sia tra ragazzi come tra ragazze è cultura, ed è fondamentale per una relazione››. Ha concluso lanciando anche lei un messaggio ai ragazzi: ‹‹Quando avete dei problemi non passate subito alla violenza, ma esponete i vostri pensieri usando il dono della parola!››.
La parola è poi passata all’avvocata civilista Antonella L’Anfusa. Ella ha esposto il problema dello stalking e ne ha argomentato la natura e i modi per evitarlo. Ha spiegato che ‹‹non è necessario arrivare alla violenza per rendere lo stalking un abuso. Già il fatto stesso di essere perseguitati va a ledere la personalità e la sensibilità della perseguitata››. Ha poi chiarito che, solo nel 2008, la norma inerente agli atti persecutivi è cambiata e, adesso, ‹‹la vittima deve recarsi in un ufficio di pubblica sicurezza e deve richiedere un’istanza di ammonimento al questore, – ha precisato l’avvocata – che, accertata e verificata l’attendibilità e la veridicità della violenza, ammonisce lo stalker, esortandolo a tenere un comportamento conforme alla legge. Qualora, nonostante l’ammonizione, questi dovesse continuare la persecuzione, scatta il penale e, di conseguenza, misure più pesanti››. Ha poi esplicitato, con un pizzico di orgoglio, che ‹‹il centro fondato dalla dr.ssa Mauceri ha risolto positivamente tanti casi di violenza›› e ha esortato tutti a chiedere sempre aiuto e a non cercare mai di aiutarsi da soli, perché questo diventerebbe assolutamente controproducente.
Al termine della conferenza, le avvocate ci hanno rilasciato una breve intervista, in cui hanno detto come sia di fondamentale importanza informare dettagliatamente i giovani su questo problema sociale sempre più diffuso e hanno proposto della attività di sensibilizzazione che si potrebbero attivare nel nostro istituto. ‹‹Partendo dal presupposto che la violenza può e deve essere vista anche nel nostro piccolo e non per forza tra uomo e donna, è bene parlarne anche tra di voi in classe, ed esternare la conclusione a cui siete giunti. Solo facendo passaparola questo problema può essere portato sotto gli occhi di tutti e può finalmente aver dedicata l’attenzione che merita. Potremmo anche proporvi – hanno consigliato – di sistemare una scatola in un posto ben visibile a tutti, in cui mettere, anonimamente, dei biglietti in cui si raccontano le proprie storie, per poi far nascere da queste un dibattito››. Poi, chiedendo cosa ne pensassero della taciturnità delle istituzioni, hanno parlato delle quote rosa e della minoranza, non a caso, in parlamento delle donne, e di come questa minoranza si trovi là solo perché di bell’aspetto, come anche negli strumenti mediatici.
FRANCESCCO AMATO