Consiglio comunale aperto. Una pagina storica per la città.
5Lo Statuto Comunale prevede all’art. 74 il diritto di petizione e di udienza. I singoli cittadini, le associazioni, i comitati e gli altri gruppi esistenti nel comune, o appositamente istituiti, possono rivolgere al sindaco o al presidente del consiglio, istanze o petizioni per chiedere un intervento dell’amministrazione o per conoscere le ragioni dell’adozione di un provvedimento, avente questioni di interesse generale o collettivo.
La raccolta di 1000 firme presentata dal comitato promosso da Italia dei Valori e Rifondazione Comunista ha come obbiettivo quello di abbassare la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e l’applicazione dell’articolo 45 dello stesso statuto che prevede un massimo di quattro assessori in giunta e a cui il consiglio comunale ha posto una proroga sino al termine della legislatura in corso. Uno statuto in cui non sono tuttora applicati alcuni articoli quali quello che riguarda il consiglio comunale e il sindaco dei ragazzi (art. 77) o la pubblicazione su internet di tutti gli atti compreso il bilancio approvato qualche settimana fa e per finire l’applicazione della legge che prevede la pubblicazione sul sito internet del comune dei compensi di sindaco e assessori e dirigenti (OPERAZIONE TRASPARENZA – RETRIBUZIONE LORDA (art.21 comma 1 della legge n.69 del 18 giugno 2009), compreso il curriculum vitae del responsabile dell’area 4.
Questa sera si apre una pagina storica per il comune di Scordia. La convocazione di un consiglio comunale (alle 19) è certamente una grossa opportunità di partecipazione per i cittadini e non solo per quei mille che hanno apposto la propria firma sulle due petizioni.
L’incontro preliminare avuto tra i rappresentanti del comitato e il sindaco ha messo in luce come questa amministrazione non sembra affatto intenzionata a recedere dalla decisione. Più volte è stato spiegato dal sindaco che l’aumento della Tarsu è un atto assolutamente obbligato. Sarà lo stesso sindaco a spiegare in consiglio i motivi di tale scelta obbligata. E’ davanti gli occhi di tutti che l’aumento della Tarsu giunge in un momento in cui:
– la città è sempre sporca;
– la raccolta differenziata rimane ancora su standard assolutamente bassi;
– il futuro di Kalat è appeso al filo di un liquidatore che non ha ancora messo mano alle operazioni di dismissione della stessa Ato ct5;
Un quadro di assoluta incertezza a cui si aggiunge anche la vicina conclusione del contratto con Agesp che scadrà, dopo numerose e reiterate proroghe, a fine anno. Nella pagina che questa redazione con coraggio e con spirito di servizio, ha messo a disposizione di tutti, abbiamo letto commenti di ogni genere ma alcuni, titolati e utili alla causa, hanno contribuito sicuramente alla conoscenza di alcuni lati oscuri di una vicenda che ha contribuito a chiarire le idee a cittadini ignari.
Nell’ordine dei punti presentati, tuttavia,quello che riguarda la riduzione del numero degli assessori dovrebbe essere discussa prima. Come più volte sottolineato da più parti la “perdita” di due assessori non incide più di altre spese sul bilancio comunale ma va inquadrato in un contesto nazionale in cui da più parti si chiede di tagliare le spese della politica se è vero che i fondi per governare una città arrivano anche da Stato e Regione.
LORENZO GUGLIARA