Due ore di protesta di protesta per i 78 dipendenti a contratto del Comune
0Hanno manifestato la loro protesta astenendosi dal lavoro per due ore, dalle 10 alle 12, i 78 lavoratori contrattisti del Comune che ieri hanno stazionato all’ingresso del palazzo comunale ribadendo le posizioni espresse nei giorni scorsi. Chiedono il pagamento di due mensilità arretrate e contestano la riduzione retroattiva a partire dal 1 gennaio dell’orario lavorativo con il consequente taglio pesantissimo dello stipendio e la decisione dell’Amministrazione comunale di attingere ai fondi regionali, a loro soltanto destinati, per il pagamento delle indennità di vigilanza. I lavoratori contestano anche il principio discriminatorio introdotto dall’Esecutivo comunale tra dipendenti di ruolo (cui lo stipendio, legittimamente tuttavia, è corrisposto con puntualità massima) e dipendenti non di ruolo, ritenuti di serie B, e la considerazione dei diritti dei “contrattisti” come opzionali, come “favori” da elargire, se non come frutto di presunti privilegi di categoria, come si evince da improvvide dichiarazioni rese dal Sindaco in Consiglio Comunale. Tra i punti contestati anche la completa mancanza di programmazione in ordine ai fondi da destinare al personale non di ruolo nel 2016 e l’improvvisazione (esemplificata, tra l’altro, da alcune dichiarazioni rese a mezzo stampa dal Sindaco, secondo cui i fondi ricavati dai pre-pensionamenti del personale di ruolo potrebbero essere utilizzati per i precari, cosa esplicitamente vietata dalla circolare “Madia”, n.4 del 2014), dimostrata nel deliberare, sempre in senso restrittivo per i “contrattisti”, in una materia che richiederebbe il massimo di obiettività e lucidità funzionale.
Il sindaco Franco Tambone ha affidato la sua risposta ad una nota: “Si tratta di rivendicazioni fondate sul nulla, di chi tace su quanto abbiamo fatto a tutela del loro posto di lavoro. Proroga dei contratti, maggiori risorse in bilancio per 115 mila euro ed anticipazioni per pagare gli stipendi pur in assenza di trasferimenti regionali sempre più incerti, la possibilità di avvio di un percorso di stabilizzazione nella programmazione triennale. Abbiamo messo in atto tutte le misure che la situazione economica e le norme ci consentono, per evitare anche la mobilità e quindi il licenziamento di alcuni dipendenti. Un equilibrio difficile sempre disponibili a discutere, di fronte a proposte reali”.
Intanto una richiesta di convocazione di un consiglio aperto sulla problematica dei precari da parte dei consiglieri Ferro, Caniglia e Aristodemo è stata rispedita al mittente. Stessa sorte è toccata per la convocazione della commissione consiliare permanente aperta ad una rappresentanza dei precari. In questo caso la richiesta è stata negata ai consiglieri Ferro, D’Amico e Aristodemo. “Dopo la pagina buia dell’ultimo consiglio comunale in cui la maggioranza ha bocciato l’ODG a nostra firma con il quale si richiedeva un consiglio comunale aperto sulla problematica dei precari del Comune di Scordia, ho protocollato – dichiara Nicolò Ferro consigliere comunale di Rifare Scordia – una richiesta di convocazione della II Commissione col fine di avere un confronto sereno e pacifico con i rappresentanti dei precari, rappresentati degli uffici dell’area economica finanziaria e l’amministrazione comunale per capire nello specifico quali siano le strade da intraprendere e quali i vincoli imposti dalla situazione economico finanziaria del nostro ente, ad oggi anche questa nostra richiesta non è stata accolta. Questo è il chiaro sintomo che vi è una Maggioranza nervosa, immobile e paurosa del confronto, in questi momenti non è questo quello che serve bensì in occasioni del genere che interessano l’intera comunità, a rischio anche i servizi essenziali quali ad esempio la Pubblica Sicurezza, sono necessarie le doti la tenacia e la diligenza del buon padre di famiglia”.
Qualora lo sciopero non porterà soluzioni al problema, lo stato di agitazione continuerà con altre 2 giornate di astensione dal lavoro, afferma in una nota la FP Cgil.