Nei giorni scorsi, dopo l’annuncio di un possibile sgombero da parte delle forze dell’ordine, è arrivato l’intervento di Rifondazione Comunista e Italia dei Valori che, opponendosi a qualsiasi opzione dell’uso della forza, hanno iniziato una gara di solidarietà coinvolgendo anche numerosi cittadini per portare coperte, materassi, viveri di ogni genere ma la situazione dal punto di vista igienico è ormai al collasso. Senza acqua, senza luce, costretti a dormire a terra, ad accendere fuochi per riscaldarsi e cucinare mettendo a repentaglio la loro vita così come accaduto qualche anno fa nello stesso luogo con un vasto incendio partito dalle celle frigorifero.
Proprio ieri i proprietari del capannone, i fratelli Basilotta, hanno portato sul posto uomini e mezzi per bonificare l’intera area e metterla, per quanto possibile, in sicurezza. Sono state rimosse le porte delle celle frigorifero ormai in disuso perché pericolanti anche se erano le uniche rimaste a proteggere dal freddo i “rifugiati“. “Non abbiamo alcuna intenzione di mandare via con la forza questi poveracci – afferma Giuseppe Basilotta – ma abbiamo provveduto a segnalare questa situazione a chi di dovere per evitare che la situazione degeneri”.
Il caso della massiccia presenza di immigrati nella ex Copeca, già alla fine di gennaio, era stato oggetto di una interpellanza del consigliere di MpA, Giuseppe Frazzetto che aveva denunciato l’insediamento di extracomunitari presso la struttura e la pericolosa escalation di avvenimenti molesti e pericolosi nei confronti di cittadini. “Il fenomeno è sotto controllo” aveva risposto il sindaco Angelo Agnello.
La richiesta di allestire una tendopoli con una cucina da campo e servizi igienici è stata avanzata all’amministrazione comunale da Guido Rizzo e Delfo Aristodemo, rispettivamente segretario del Prc e IdV che fanno appello anche alla Caritas locale mentre una delegazione del Pd e di Sel sarà oggi pomeriggio in visita al centro per manifestare la propria solidarietà. “Chiediamo una politica di controllo del territorio da parte di comune e della Prefettura, piuttosto che l’uso della forza”
si legge in un comunicato di Sel (leggi tutto)
Dal comune sino ad oggi nessuna dichiarazione ufficiale e nessuna presa di posizione.
LORENZO GUGLIARA
P.S. E’ giusto ricordare che trenta milioni di italiani furono costretti all’emigrazione nell’arco del secolo scorso. Quattro milioni di questi italiani, è giusto ricordare anche questo, furono clandestini, come quelli che hanno trovato riparo in questi giorni tra le mura dell’ex Copeca.
E’ giusto che il proprietario di quell’edificio debba riavere la disponibilità della sua proprietà, così come è giusto che la società smascheri la propria ambiguità e ridia la dignità a questi poveri cristi, miserabilmente umiliati.
“Il villaggio di cartone” è un film di Ermanno Olmi sul tema dell’immigrazione clandestina. Ci aiuterà certamente a riflettere, anche sugli extracomunitari di Scordia. Zammara vi aspetta giovedì 8 Marzo con inizio proiezioni alle ore 19.30 e alle ore 21.30 al cine Metropol di via Bennardo .