Gestione rifiuti. Tra dieci giorni il passaggio alle nuove società
0Serviranno ancora una decina di giorni prima di sancire il definitivo avvio della nuova società Srr Kalat ambiente di Caltagirone. È quanto emerso ieri a Catania, nel corso dell’incontro svoltosi a Palazzo Esa, sede distaccata del governo regionale, al quale hanno preso parte i sindaci dell’ex Ato e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, che hanno incontrato il dirigente generale del Dipartimento alle Energie, Marco Lupo.
L’assessore regionale alle Energie, Nicolò Marino, che non ha potuto partecipare al vertice per altri impegni istituzionali, ha in ogni caso ribadito il suo impegno, al fine di accelerare i tempi, in relazione all’espletamento delle restanti procedure. L’ultimo adempimento da compiere, come ribadito più volte, è l’approvazione della dotazione organica del personale dell’ex Ato, sia amministrativo, sia degli addetti agli impianti di lavorazione dei rifiuti, che dovranno transitare dalla vecchia alla nuova società. Un atto, quindi, dovuto e, per altri versi anche formale, se si considera che è anche ritenuto propedeutico al definitivo avvio della Srr.
«Si è trattato di un vertice operativo – ha detto il presidente della Srr, nonché sindaco di Ramacca, Franco Zappalà – mediante il quale abbiamo registrato, in un clima assolutamente sereno, il dialogo coi sindacati, che non hanno sollevato dubbi e nemmeno perplessità. L’avvio della Srr è ormai una pagina scritta, che si chiuderà positivamente e centrando un importante obiettivo».
Aria di ottimismo, dunque, che emerge anche dagli stessi ambienti sindacali. L’obiettivo di tutti è del resto anche la salvaguardia dei livelli occupazionali. «Ci riteniamo soddisfatti – hanno detto i sindacalisti Maurizio Attanasio e Mauro Torrisi (Fit-Cisl), Francesco D’Amico (Fp-Cgil Calatino), Armando Alibrandi e Giuseppe Buoncuore (Uil), oltre Carmelo Condorelli (Fiadel Catania) – Auspichiamo che la Regione emani le direttive alle amministrazioni comunali del Calatino affinché, alla data dell’1 ottobre, il modello Kalat Srr, venga esteso alle altre realtà del territorio Etneo e del resto dell’Isola».
Nel corso dell’assemblea, svoltasi a Palazzo Esa, sono stati illustrati i contenuti del cosiddetto Piano industriale che prevede i primi investimenti di 24 milioni di euro già disponibili, rispetto i complessivi 60 previsti a fine progetto. Tutto, a ogni modo, rimane legato all’emanazione del decreto conclusivo, con cui la Regione dovrà configurare la nuova Srr, che dovrà gestire il ciclo integrato dei rifiuti nei 15 Comuni del Calatino. Dopo di che, la nuova Srr di Kalat potrebbe già essere nelle condizioni di indire le gare d’appalto, ai fini dei relativi affidamenti dei servizi. Gli intendimenti dovrebbero essere volti a indire una gara unica. Al fine di realizzare tutto ciò è chiaro che l’ultima parola spetterà alla Regione siciliana.
Gianfranco Polizzi