I dipendenti comunali in stato di agitazione
0Il personale dipendente del Comune da lunedi entra in stato di agitazione. La proclamazione dell’azione di protesta è stata sottoscritta alla presenza di tre sigle sindacali, Uil Fpl, Fp Cgil e Csa con un documento che è stato inviato al Prefetto, al Sindaco, al Segretario comunale e per conoscenza alla commissione di garanzia e sciopero nei servizi pubblici essenziali. I lavoratori chiedono di ricevere il Fes, il fondo efficienza servizi, che riguarda gli anni dal 2017 al 2020. Gli emolumenti, di fatto inseriti in bilancio, nonostante i ripetuti solleciti sia scritti che verbali e dopo le numerose delegazioni trattanti espletate, al momento rimangono inevasi tranne per quei lavoratori che a seguito di decreto ingiuntivo hanno già riconosciute le somme spettanti. Rimangono fuori, dunque, quei lavoratori che ad oggi non hanno ritenuto opportuno adire per le vie legali e che hanno invano nutrito speranze che gli sarebbe stato riconosciuto il diritto in maniera bonaria. Nell’ultimo incontro tenutosi tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali non si è riusciti a risolvere la problematica e così i lavoratori, ormai stanchi e delusi, di comune accordo con i sindacati hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione. I firmatari del documento, Pippo Saeli (Uil Fpl), Vincenzo Maggiore (Fp Cgil) e Domenico La Piana (Csa) chiedono al Prefetto di Catania un incontro per esperire la preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla normativa di riferimento. Il Comune nel frattempo potrà convocare le parti per trovare una soluzione prima che lo stesso Prefetto convochi la riunione. Alla sottoscrizione del documento manca l’adesione della Cisl che, tuttavia, rappresenta numerosi dipendenti iscritti. L’agitazione si inserisce in un momento difficile per l’Ente per la mancata approvazione del rendiconto 2020 e per il bilancio di previsione 2021/2023 e su cui è intervenuto il commissario ad acta che ha intimato al Comune di predisporre gli atti da presentare al Consiglio comunale entro 15 giorni.