I ladri fanno visita al Comune. Per il sindaco si tratta di un fatto inquietante
0Il palazzo comunale di via Trabia è stato ancora una volta “violato” così come era già accaduto nel 2013 e prima ancora nel 2006. A lanciare l’allarme sono stati gli impiegati all’orario di apertura degli uffici comunali per l’inizio della settimana. Una scorribanda in piena regola che ha avuto luogo la notte di domenica. I ladri si sono introdotti dall’ingresso di via Guglielmino dove sono allocati gli uffici dei servizi sociali e dopo avere scardinato un portone con il probabile ausilio di un “piede di porco” si sono introdotti all’interno visitando tutti gli uffici posti tre piani dell’edificio, aprendo e rovistando cassetti e forzando quelli chiusi a chiave e mettendo a soqquadro i locali. Sul posto si sono portati ieri mattina i carabinieri della locale stazione e i colleghi del Nucleo Operativo di Palagonia che hanno effettuato i rilievi, anche con l’ausilio di documentazioni fotografiche e raccolto la circostanziata denuncia del sindaco, Franco Barchitta. Secondo i primi accertamenti, i ladri hanno trafugato settanta assegni dal valore di 52 euro ciascuno già intestati a cittadini per il rimborso dei buoni libro. Gli assegni rubati sono stati immediatamente resi inesigibili mentre è ancora in corso un’attenta ricognizione per verificare altri ammanchi. “Si tratta a mio avviso – ha dichiarato il sindaco – di un fatto inquietante di chi vuole lanciare il chiaro segnale di potere agire indisturbato e di potere disporre a piacimento della cosa pubblica. Una vera e propria azione dimostrativa. Purtroppo – continua il primo cittadino – siamo costretti a riparare i danni causati, porte divelte e rese inagibili e arredamenti d’ufficio manomessi in un momento in cui non possiamo spendere un solo centesimo a causa della mancanza del bilancio”. Già nel 2013 era stato commesso un furto. I ladri in quella occasione portarono via il “server” dove erano raccolti tutti i dati anagrafici della popolazione, alcuni monitor e cinque computer qualche timbro e diritti di segreteria il tutto per un valore di alcune migliaia di euro. Anche in questa ultima circostanza i ladri sono stati agevolati dalla completa assenza di un impianto di antifurto funzionante, predisposto molti anni ma che anche questa volta non ha potuto assolvere al suo compito per l’assoluta inadeguatezza.