Il sindaco Tambone si affida al comizio per spiegare l’attuale situazione amministrativa e finanziaria
0Nell’era di Internet, Facebook, Youtube, il sindaco Franco Tambone ha scelto il tradizionale comizio per parlare ai suoi pochi cittadini che ieri sera hanno atteso il suo discorso, il primo, dopo l’insediamento. L’atmosfera era ben diversa da quella delle calde serate elettorali. Niente riprese, niente foto. Lui, Franco Tambone, che ha sempre mantenuto un profilo basso è salito sul palco scegliendo di leggere il discorso preparato prima ed evitando così il classico discorso a braccio.
“Da quando ci siamo insediati – ha esordito – è stata una emergenza dopo l’altra. Prima la luce, poi la carenza idrica, i rifiuti e le strade colabrodo. Stiamo amministrando nella quotidiana straordinarietà avendo trovato una situazione economica più grave del previsto.
BILANCIO. Una situazione finanziaria al collasso con 4 milioni di debiti da pagare in 10 anni. Abbiamo fatto la nostra parte politica approvando il piano di riequilibrio ma il dissesto non è scongiurato. Dipende tutto dall’adesione dei creditori e dalle valutazioni che faranno la Corte dei Conti e il Ministero. Il peggio non è ancora alle nostre spalle. Il grosso pericolo è rappresentato dai debiti potenziali che potrebbero mettere in difficoltà le nostre finanze. Si tratta di contenziosi che sono approdati in processi che potrebbero sentenziare a danno dell’Ente e vanificare tutti i nostri sforzi.
LAVORI AL PARCHEGGIO. Appena un passaggio del sindaco. “Vi è stata troppa strumentalizzazione. Il Tar ha accolto le richieste della ditta arrivata seconda ma attendiamo le motivazioni del dispositivo di sentenza prima di esprimerci”.
PERSONALE. “Abbiamo grossi problemi di liquidità per cui non riusciremo a pagare contemporaneamente gli stipendi del personale, compresi quelli degli operatori ecologici. Nelle prossime settimane dobbiamo decidere cosa pagare e cosa non pagare.
Stiamo elaborando tutta una serie di misure per uscire dalla crisi: riduzione dei costi della politica, tagli alle indennità ai dirigenti, riorganizzazione dei servizi con riduzione delle aree, internalizzazione di alcuni servizi, maggiore lotta all’evasione e controlli ai furti di acqua, risparmio sugli affitti”.
Il sindaco non lo dice ma uno dei primi tagli riguarderà la sede dei vigili urbani dove il comune paga 10.225 euro l’anno.
“Sarò costretto a rivedere il mio programma elettorale”. Il riferimento è sin troppo chiaro. In una coperta troppo corta, bisognerà individuare locali idonei ad ospitare gli uffici comunali e così potrebbe essere sacrificato palazzo Modica, destinato da programma a diventare il “Palazzo della Cultura”.
Si chiude così, un comizio breve, senza sussulti e con poche speranze.
REAZIONI. Il consigliere Gabriele La Magna: Ha affrontato la piazza ed ha provato a pararsi la botta. Non vorrei che gli abbiano prospettato il futuro di questo Ente con le forme del dissesto e adesso cerca l’assoluzione del popolo. Tutto questo avrebbe avuto un senso se avvenuto all’indomani dalla sua elezione ma non certo adesso dove ci sono responsabilità dell’attuale amministrazione. Se il sindaco cambierà, come affermato, il suo programma elettorale vuol dire che dovrà ridare la parola agli elettori.
Il consigliere Salvatore Barresi: “Deluso ma adesso mi aspetto che le promesse di rinnovamento e cambiamento vengano attuate al più presto”. Il consigliere Luigi Guttuso: “Siamo soddisfatti del lavoro sin qui fatto. E’ fondamentale confrontarsi con la cittadinanza anche in questi casi. Confermo, comunque, la nostra piena sintonia con il piano proposto dal sindaco. Infine il consigliere Antonio De Pasquale: “Il sindaco ha parlato di affidare i servizi al personale dipendente ma allora come si spiega l’affidamento a Poste Tributi del prelievo coattivo delle somme arretrate non corrisposte dai cittadini?”.