In 4000 a Niscemi per dire no al Muos
1Oltre quattromila manifestanti hanno preso parte a Niscemi, in maniera pacifica, alla mobilitazione contro il Muos, il sistema di comunicazioni satellitari delle forze armate Usa. I manifestanti, appartenenti ai 25 comitati spontanei “No Muos” sorti in Sicilia, sono arrivati da tutte le parti dell’Isola. Presente anche una rappresentanza giunta da Vicenza dove e’ in costruzione una base militare della Nato. Presenti anche molti sindaci, tra cui quello di Palagonia, Valerio Marletta. Con striscioni e slogan, un serpentone umano, partito da contrada Apa ha raggiunto l’area protetta di contrada Ulmo dove e’ in costruzione il Muos. Un elicottero della polizia ha sorvolato l’area della protesta. A presidiare la zona, decine di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa per prevenire disordini. Proprio oggi la procura di Caltagirone ha sequestrato l’impianto che si trova all’interno della riserva naturale orientata “Sughereta di Niscemi”, area di inedificabilita’ assoluta e sito di interesse comunitario. Cinque gli indagati, coinvolti nella realizzazione della struttura. I manifestanti, pero’, ritengono che il provvedimento sia solo “una vittoria a meta’” e chiedono la revoca di tutte le autorizzazioni. Alla manifestazione ha partecipato anche la nostra redazione che ha aderito al comitato “no Mous” insieme ad una folta delegazione proveniente da Scordia.
Sull’installazione del MUOS a Niscemi è intervenuto anche S.E. mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone.
Al termine della Concelebrazione eucaristica di ieri sera, in Cattedrale, in occasione dell’inaugurazione, in Diocesi, dell’Anno della Fede e della Visita pastorale, alla presenza dei sindaci dei Comuni del Calatino, il Vescovo ha ribadito la sua sollecitudine sulla questione.
«Chiedo alle Istituzioni di fare chiarezza sulla vicenda – ha detto mons. Peri – per fornire alla cittadinanza, non solo del territorio di Niscemi, e dei territori limitrofi, ma dell’intera Sicilia, le informazioni e le garanzie di tutela richieste. Mi riferisco, prioritariamente, alla pericolosità del MUOS per la salute e per la natura».
«Non possiamo essere insensibili – ha detto in quell’occasione il Vescovo – rispetto a quanto sta accadendo a Niscemi».