Incendio in via Bologna notte di panico tra i residenti
0Un’altra giornata di fuoco, l’ennesima, iniziata con un incendio in contrada Montagna continuata con il panico in piazza Falcone Borsellino e conclusasi con le fiamme in pieno centro, nella frequentatissima via Bologna. Una domenica in cui volontari della Protezione civile, volontari antincendio boschivo e Vigili del Fuoco non hanno avuto un attimo di tregua in una città diventata ormai ad alto rischio. Malgrado l’ordinanza sindacale emessa nei tempi dovuti, sono ancora tanti i terreni incolti, in cui l’abbondante pioggia di questo inverno, ha fatto crescere una folta vegetazione che il caldo ha fatto diventare sterpaglia e dunque “carburante” ideale. Nel tratto più stretto di via Bologna si sono vissuti momenti di grande paura con i residenti che hanno avvertito il pericolo delle fiamme che, in tarda serata, si sono sprigionate, grazie alla mano del piromane di turno, dal terreno adiacente la chiesa di San Domenico. Nello spazio di qualche minuto è scoppiato il finimondo con la gente scesa in strada in attesa dei soccorsi. I primi a giungere sul posto, attivati dal sindaco Franco Barchitta, sono stati i volontari del gruppo comunale della Protezione civile insieme al Vab che, insieme, hanno tentato un primo intervento di spegnimento con l’autobotte messa a disposizione del Comune. Le fiamme nel frattempo avvolgevano ogni cosa sino a lambire i locali della scuola ed in particolare la palestra che al momento è inagibile e in attesa di ristrutturazione. Provvidenziale è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento Catania Sud che sono rimasti impegnati per circa tre ore per avere ragione delle fiamme che nel frattempo aveva completamente distrutto i cavi della pubblica illuminazione con l’intero quartiere rimasto al buio sino a quando una squadra speciale di operai, alle prime luci dell’alba, non ha sostituito i cavi. Un incendio annunciato, si legge sui social, dove i residenti, postando anche foto, ne avevano, a più riprese segnalato il rischio, in quello stesso terreno “abbandonato” divenuto nel frattempo ricettacolo di rifiuti. Un disinteresse che costerà caro al proprietario. Il sindaco, infatti, dopo averlo individuato, gli farà arrivare il conto salato previsto dalla normativa. “Allarga le braccia, sconsolato, il primo cittadino che a più riprese ha lanciato appelli ai suoi concittadini, in parte caduti nel vuoto. “Da ieri – afferma – abbiamo intensificato i controlli”. “Più volte avevamo segnalato questo degrado – afferma uno dei residenti – temevamo che un incendio potesse scoppiare da un momento all’altro e così è stato. Dispiace constatare la superficialità di chi, dopo avere provveduto alla potatura degli alberi, lavori commissionati dall’amministrazione comunale, ha lasciato sul posto i rami che hanno alimentato maggiormente le fiamme”.