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La danza in scena all’ombra di San Rocco

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  • di Scordia.info
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  • — 1 Lug, 2014

Il salotto di Scordia, la piazza della chiesa madre, “Piazza San Rocco” ha aperto i battenti alle tre arti sceniche per eccellenza.

Domenica scorsa il cuore storico del paese dell’arancia rossa ha visto “performare”, all’ombra della sua storia monumentale, l’undicesima edizione del saggio dell’associazione sportiva L’Ecole de la Danse. Uno spettacolo a tutto tondo dove danza, musica e teatro l’hanno fatta da padrone.

“ La danza è una poesia” affermava il filosofo francese Denis Diderot ma per Alessia Fiumara, insegnante fondatrice e ballerina della scuola di danza L’Ecole de la Danse A.S.D. “ la danza è vita, un modo di vivere”.

Lo spettacolo/ saggio conclusivo è emblema del modo di vivere la danza visto dagli occhi della professoressa Fiumara.

L’insegnante diplomatasi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e specializzatasi al Broadway Dance center di New York ha messo in scena uno “show” che si fa sintesi tra disciplina tecnica e arte scenica teatrale.

Il saggio, presentato da Mario Fiumara e Maria Luisa Ragusa, suddiviso in due atti ha visto in apertura tutti gli allievi cimentarsi in coreografie eterogenee  sulle note del blues, rock, classico, jazz, swing, flamenco, samba, musica dance e commerciale. Il secondo atto ha messo alla prova anche le capacità attoriali degli allievi che si sono cimentati nella rappresentazione del musical Aladin.

Ad aprire la scena il primo corso propedeutico con allievi dai 3 ai 5 anni. I baby alunni in punta di piedi e con tutina e tutù azzurro cielo hanno ballato sulle note della fiaba la “Bella Addormentata”. Principino e principesse hanno lasciato il posto alle ballerine del corso avanzato. Piccoli ballerini sensuali in tute di paillettes nere che nonostante la tenera età sono stati già premiati con un primo posto al Festival della Coreografia.  A rubare loro la scena e a suon di tacchi il primo corso di spagnolo che si è esibito sulle note di Volare.

Non solo danza ma anche riflessioni etiche: Qual è il senso della vita? La felicità. Così hanno risposto le allieve nella quarta coreografia. Le danzatrici, prima di lanciarsi in una coreografia dai passi dinamici, hanno aperto la scena scrivendo il loro senso della vita sopra dei palloncini volanti.

In scena per la quinta coreografia il settimo ed ottavo corso accademico che ha portato sul palco una trasposizione del film Eyes wide shut di Kubric.  Eleganti Cigni neri in tutù e maschera in pizzo hanno danzato sulle punte sulle note del valzer jazz di Shostakovich. I più grandi hanno lasciato il palco ai più piccoli che grintosi e coordinati si sono lanciati in un medley dance culminando con “conga” indubbiamente travolgente.

La danza è arte e in quanto tale lancia dei messaggi, il corpo diventa mezzo per veicolare un monito come quello performato dal corpo delle ballerine dell’8 livello sulle note di Shake it out. Un dogma danzante: contro il muro del silenzio i problemi si scuotono.

A riacquistare la scena il magico mondo di Frozen seguito da un assolo della ballerina Krizia Fiumara vincitrice del secondo posto al concorso Arte Danza Sicilia 2014.

Immancabile l’omaggio alle sinfonie di Vivaldi rivisitare in una coreografia che ha mixato in maniera anomala passi classici e spagnoli.

Ai  romantici giri di tutù sono seguiti ritmi dance tra codine e street stile sulle note di Working out. Espressiva la successiva rappresentazione in danza dell’Anima vola di Elisa ballata dal settimo e ottavo corso di Modern jazz.

Impossibile non seguire il suono sensuale e ridondante della nacchere delle ballerine del secondo corso di spagnolo che hanno performato un sensualissimo flamenco sulla voce di Gloria Estefan.

Sottanina nero in raso, inserti in pizzo, linee sinuose e geometrie sceniche spettacolari per la coreografia di All of me di John Legend.  La sensualità delle adulte lascia spazio all’ironia delle baby groupie moderne. Le allieve in gonnella scozzese e parigine nere hanno ballato la quindicesima coreografia. Balletto che gli è valso una medaglia classificandosi al primo posto al concorso moderno baby arte Danza Sicilia 2014.

Dura la vita sulle punte che necessitano duro lavoro e dedizione ma la danza non è solo tecnicismo classico, la danza si apre alla strada e si fa urban e street. Lo stile si fa free e nasce la video dance e break dance. Arrivano in scena quindi le nuove forme di danza in crew, con stile libero e sfide interne. Il tutto, in onda con le nuove tendenze, verrà insegnato dalla professoressa Naike Negretti che farà parte del corpo docenti della scuola di danza a partire dal prossimo anno accademico. L’insegnate inoltre sarà preparatore del meridione per le Urban dance  per la federazione italiana danza.

I ballerini si sono “ sfidati” a colpi di funky ed hip hop. A concludere la serata in secondo atto il musical Aladin. Spettacolare la capacità dei piccoli attori-danzatori che hanno dimostrato padronanza scenica e spiccate doti attoriali. Guidati dalla principessa Jasmine,  la maestra Alessia Fiumara, il pubblico ha vissuto la magia delle notti d’oriente volando sul tappeto magico del ladrone Aladin.

Immancabili ed emozionati i saluti e ringraziamenti agli allievi da parte della maestra “oltre ad essere una scuola siamo una grande famiglia” che ha consegnato in conclusioni i relativi attestati di frequenza. Rilevante l’intervento del primo cittadino Franco Tambone “ sono felice dell’impegno dedito nell’attività fisica per i bambini, la mia amministrazione ed io ci stiamo muovendo sempre più per coinvolgere i giovani in altre attività e iniziative per bambini”.

Il saggio è la conclusione di un percorso lungo un anno, è quinti tempo di bilanci e abbiamo chiesto alla professoressa Alessia Fiumara cosa ha rappresentato per lei questa undicesima edizione. “Un anno pieno di emozioni e successi. Quest’anno abbiamo fatto lavorare molto i piccoli e  questi hanno ricevuto un sacco di premi. Per me il saggio è mettere insieme il bagaglio tecnico di un anno e riporlo in una coreografia. Quest’anno il livello si è elevato molto a livello tecnico e musicale tutto grazie ad un lavoro serio e meticoloso”.

La danza è una scuola che ti forma fisicamente e moralmente cosa dire alle giovani ballerine? “ “La danza è una disciplina che forma corpo e mente. Se si intraprende un percorso bisogna essere costanti. Una bambina che cresce con la danza acquisisce un certo portamento e una disciplina che porta alla formazione di un determinato fisico. Il mio obiettivo è rendere evidente l’idea di gruppo, tutti devono avere il loro spazio”.

Da cosa è nata la tua passione per la danza? “Indubbiamente da Lorella Cuccarini e dalle sue serate su Fantastico, già a tre anni imitavo i suoi passetti. Crescendo e acquisendo le conoscenze ho iniziato ad ammirare Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Nureyev che sono diventati i miei punti di riferimento”.

Ci sono dei canoni inderogabili per essere o diventare ballerina? “Nel mondo classico direi che i canoni ci sono e sono ben evidenti, per fortuna ci sono altri stili che possono essere più o meno affini ad ogni fisico. Il mio compito è indottrinare i miei alunni a tutto poi saranno loro a scegliere lo stile per loro più consono. Qualche anno fa avrei detto che le caratteristiche fisiche sono un ottimo punto di partenza, oggi ti dico che l’espressività, un buon movimento e la grinta possono essere più d’impatto. Una ballerina ad oggi che riesce in questo non ha paragoni, questo l’ho appreso anche nei miei studi a Broadway dove c’è una concezione diversa della ballerina”.

Martina Pisasale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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