Linziti e Loddiero: discariche a cielo aperto
18Rifiuti di ogni genere sparsi per chilometri in una delle zone periferiche della città lungo un percorso naturalistico che congiunge Scordia a Militello e che costeggia una delle valli più suggestive della zona scavata nella roccia nel corso dei secoli dal torrente Loddiero. Un degrado senza fine che, ne l’amministrazione scordiense ne quella militellese nella propria parte di competenza, riescono più ad arginare. Appena qualche settimana fa, il comune di Scordia ha provveduto ad effettuare una vasta operazione di bonifica nel tratto di strada che dall’ampia rotonda posta sulla sp 28/I per Militello conduce al passaggio sul letto, attualmente asciutto, del fiume Loddiero. Un impegno spesa notevole da parte dell’amministrazione comunale che non è bastato a scongiurare la ripresa delle discariche. Rifiuti di ogni genere, pneumatici, batterie per auto, materiale di risulta, e centinaia di sacchetti di spazzatura, sono disseminati lungo i margini della strada che dal sottopasso ferroviario continua verso il tratto, parzialmente asfaltato, che conduce in contrada Linziti dove si trovano numerosi agrumeti ed in quella che porta verso il ponte di legno, distrutto qualche mese fa da un incendio di probabile matrice dolosa e che si trova a pochi metri da un bed and breakfast. E non deve essere certamente uno spettacolo edificante per quei visitatori che sono costretti a percorrere la strada che, oltre ai rifiuti, presenta due gravi pericoli, dopo che i ladri hanno trafugato due tombini in ghisa. I residenti hanno più volte segnalato il disagio alla polizia municipale che ha posto due segnali di divieto di sosta peraltro non corredati da alcun segnale luminoso. “Siamo stanchi di fare viaggi al comune e di ricevere risposte evasive – affermano alcuni residenti della zona – la zona è al buio e rischiamo di farci male per non parlare della spazzatura che giornalmente viene lasciata per le strade. Chiediamo all’amministrazione di correre ai ripari prima che arrivi la stagione invernale”.