MILITELLO. Basta sterminio di cani e gatti. La rabbia di Rosaria Mazzara, responsabile associazione “Zampa amica”
0Due dei cani barbaramente uccisi a Militello. Si sono levate subito le proteste degli animalisti «Max è solo uno dei cinque cani morti in pochi giorni per avvelenamento. Vogliamo ancora parlare dei randagi cattivi che stanno nel nostro paese? Oppure possiamo almeno considerare l’idea che esistono esseri più pericolosi? ».
Affiorano amarezza e rabbia nelle parole di Rosaria Mazzara (nella foto), la responsabile dell’associazione “Zampa amica” che continua a battersi, a Militello, tra diffidenze e sostegni, in difesa dei diritti degli animali.
Secondo la referente del gruppo di volontariato, che vanta diverse adesioni, ignoti hanno deciso di perseguire strategie di sterminio di cani e gatti nel centro abitato, alimentando situazioni più diffuse d’allarme sociale e anche problemi di convivenza civile.
Nelle vie Regina Margherita, XX Settembre e Umberto, nei pressi della villa comunale e in altre aree urbane, sono stati ritrovati sacchetti di plastica con “esche” avvelenate: «I sintomi – ha aggiunto – sono comuni: dolori atroci, vomito, tremori e bava. All’istituto zooprofilattico, tuttavia, sono stati consegnati gli alimenti che, in base alle prime ipotesi, contengono prodotti letali. Dopo l’esito delle analisi, saranno attivate le opportune procedure di prevenzione».
Anche le spoglie di un cane sono state consegnate ai competenti organi veterinari dell’Asp, che effettueranno le opportune attività d’ispezione e l’autopsia.
Al Comune, intanto, sono stati resi noti, con diverse segnalazioni scritte, gli ultimi fatti deplorevoli, che hanno diviso una parte della comunità: a chi si batte per la tutela degli animali, da alcuni giorni, si oppone chi difende le esclusive esigenze di cittadini e bambini.
«Ringrazio – ha concluso Mazzara – chi ha dato prove concrete di vicinanza e appoggio, offrendo rifugi temporanei a cani e gatti in pericolo. Solo in parte ho smorzato la mia delusione: dopo otto anni di sacrifici e rinunce, in paese, non sono riuscita a far capire che gli animali hanno lo stesso diritto di libertà degli uomini. Nessuno può decidere di consegnare un cane o un gatto alla galera o alla morte prematura».
LUCIO GAMBERA