MILITELLO. Cumuli di spazzatura per un pessimo biglietto da visita
0Si allunga la “striscia” del degrado urbano. Ai piedi del parco suburbano di zona Calvario, nelle adiacenze della zona paesaggistica di Lembasi e di altre aree rurali, cumuli di spazzatura presentano una “cartolina” indecorosa del territorio militellese.
In una città che vanta buoni indici di rendimento della raccolta differenziata, con medie che oscillano tra il 60 e il 65 percento, centinaia di sacchetti di plastica e rifiuti (di vario genere) deturpano angoli caratteristici e risorse naturali.
Alla squallida visione si aggiunge pure l’inquinamento di un ambiente che, alle porte del centro abitato, continua a perdere il suo vecchio “appeal” paesaggistico. Giardini abbandonati e terreni incolti si fondono con materiali in disuso e scarti edili. In questo scorcio di territorio, che ospita spesso passeggiate ecologiche di cittadini ed escursioni in mountain-bike, crescono i segnali di abbandono e inciviltà.
Gli organi istituzionali non sempre riescono ad alzare un argine contro le aggressioni “selvagge” che si consumano nelle contrade militellesi. Sono sempre più minime le collaborazioni di cittadini e utenti, che non denunciano alle competenti autorità, né contestano malvezzi e abusi.
Diversi proprietari di fondi privati, che inconsapevolmente (forse) sono tra i migliori “alleati” dei trasgressori, rischiano di cadere nella spirale dei controlli e delle conseguenti sanzioni. Occorre un cambio di rotta per salvaguardare le bellezze della natura e la vivibilità delle contrade. Non è più rinunciabile, però, la riscoperta dei vecchi sentimenti di orgoglio e la difesa del paese.
LUCIO GAMBERA