MILITELLO. Furto di rame alla ferrovia «domiciliari» solo per uno
0Sono stati sottoposti all’udienza di convalida, davanti al gip del Tribunale di Caltagirone, dott. Salvatore Acquilino, i due militellesi che, secondo l’accusa, avrebbero causato disservizi alla linea ferroviaria Valsavoia-Gela, sottraendo circa 2.500 kg di materiali ferrosi e cavi di rame dallo scalo di Fildidonna. Dopo essere stati interrogati, con l’assistenza dei rispettivi difensori legali, i due arrestati – Giuseppe Biancoviso di 31 anni e un 34enne entrambi militellesi – sono stati parzialmente riammessi in libertà. Il giudice ha disposto l’assegnazione di Biancoviso al regime degli arresti domiciliari, mentre l’altro accusato, incensurato, dovrà soltanto ottemperare all’obbligo di firma in un presidio di polizia giudiziaria. Le posizioni di Biancoviso sono state rappresentate e difese dall’avv. Caterina Ventimiglia, mentre l’altro indagato (le cui generalità non sono state rese note dagli inquirenti) ha avuto l’assistenza dell’avv. Giuseppe Fiorito. Il gip ha poi convalidato i provvedimenti restrittivi, che sono stati legittimamente eseguiti dai militari. I due arrestati, nel corso di un procedimento penale, dovranno difendersi dall’accusa di furto aggravato e interruzione di pubblico servizio. L’intera refurtiva è stata restituita al legittimo titolare del servizio ferroviario
LUCIO GAMBERA