MILITELLO. Il commiato del commissario straordinario Spataro: “Atmosfera di bolgia infernale al comune”
0«L’altissima conflittualità esistente tra i dipendenti, con i responsabili delle aree e gli amministratori, appare correlata al basso livello dei servizi municipali. Sono numerosi i casi di dipendenti o sedicenti tali che sconoscono le regole più elementari del rapporto di pubblico impiego, che creano quotidianamente problemi e che, al contempo, accampano meriti e reclamano diritti».
Punta i riflettori sulla “macchina” burocratica, in tre pagine, la relazione finale del commissario comunale, Francesco Spataro, che guida l’Ente locale da dieci mesi. Nell’atto di commiato, in cui si esprime apprezzamento per la collaborazione dei consiglieri, l’amministratore straordinario parla di «atmosfera di bolgia infernale al Municipio, che determina uno stato di emergenza continua, mortificando l’opera dei dipendenti più volenterosi e onesti».
Secondo il commissario, una prova sarebbe data dalle «tante pratiche che restano per mesi sui tavoli degli uffici, sepolte dall’indifferenza invisibile e dalla polvere visibile. Il comportamento anarchico di alcuni personaggi, che dichiarano di essere i padroni dell’Ente, deve essere censurato e rimosso Serve un recupero dell’efficienza amministrativa, che consentirebbe il risparmio della spesa pubblica e il miglioramento dei servizi. Il Comune deve solo appartenere al popolo militellese».
Riconoscimenti ed elogi alla dedizione del dott. Spataro sono giunti dal presidente Nino Lisciandrano (“onorato di aver conosciuto un galantuomo”) e dai consiglieri Marcello Belluomo (“propongo il conferimento della cittadinanza onoraria”), Antonello Scirè (“il suo attaccamento alla città è esemplare”), Vittorio Fucile (“la carica delle sue parole mi ha emozionato”), Salvatore Partenope (“ci lascia una lezione di vita amministrativa”), Salvatore Ferranti (“si è schierato dalla parte dei cittadini”), Gino Cantarella (“solo chi non ha potuto fare i suoi comodi non avrà un buon ricordo”), Giuseppe Fucile (“apre la strada al prossimo esecutivo”) e Lusi Puglisi (“la ringrazio a nome del Partito democratico”).
LUCIO GAMBERA