Militello. Lavoratrici in nero da 15 anni.
0“Lavoratrici fantasma hanno svolto attività, da almeno 15 anni, in ambienti comunali e giudiziari”. Lo ha denunciato in una nota la Camera del lavoro – Cgil, che ha puntato i riflettori sul ruolo delle associazioni e delle cooperative che hanno gestito i servizi di pulizia nei locali del Comune e del Giudice di pace (ex Pretura) di Militello.
Almeno cinque operatrici, secondo i primi accertamenti dell’organizzazione sindacale, sarebbero state tenute ai margini delle necessarie garanzie contrattuali e previdenziali. Non vi sarebbe alcuna “traccia” di versamenti di contributi nell’ultimo quindicennio, né di liquidazione di compensi nell’ultimo semestre. Le lavoratrici hanno così deciso di aprire un contenzioso, astenendosi dalle attività e conferendo a un legale, l’avv. Francesco Di Stefano, il mandato per l’azione di recupero dei crediti.
Secondo il sindacalista, Francesco D’Amico, “non esiste alcuna certezza economica per le addette ai servizi, che sarebbero eventualmente occupate per un maggior numero di ore. Le prestazioni – ha aggiunto – sono previste in locali più ampi, mentre restano complessivamente invariati i livelli retributivi”.
Sulla vicenda è intervenuta la cooperativa “Terra madre” alla quale sono stati affidati dal Comune, fino al prossimo 30 giugno e con un impegno di spesa di circa 20 mila euro, i servizi di pulizia dei locali comunali e giudiziari: “Alle donne – ha detto Piero Nicastro – non è stata negata la prosecuzione delle prestazioni. Saranno mantenuti, inoltre, gli impegni assunti nei confronti delle operatrici, alle quali rinnovo ogni attestato di solidarietà e disponibilità al dialogo. All’Ente locale chiedo di effettuare le residue liquidazioni, che potrebbero soddisfare diverse aspettative. Non ci saranno, comunque, ripercussioni negative sull’erogazione dei servizi negli edifici municipali e giudiziari”.
L’amministrazione comunale avrebbe avuto diversi “nodi” da sciogliere, oltre ad alcuni cambi di denominazione delle cooperative che hanno (di fatto) gestito i servizi, mantenendo la sede in contrada Bognanni, nel territorio militellese, nell’ex tenuta rurale di mons. Giuseppe Gulizia. Per la Camera del lavoro-Cgil restano almeno due perplessità: l’accesso ai vecchi documenti di regolarità contributiva (Durc) e le paghe salariali che sarebbero inferiori, secondo alcune ricognizioni, alle previsioni retributive del contratto nazionale di lavoro.
LUCIO GAMBERA