MILITELLO. Lavori all’ex monastero: stop a raccomandazioni.
0“Molti cittadini, in cerca di un lavoro, si rivolgono all’amministrazione comunale. Le maggiori attenzioni ricadono sugli interventi di consolidamento e recupero dell’ex monastero benedettino. Al fine di alleviare il disagio economico e sociale della comunità, chiedo all’impresa consortile di avvalersi di manodopera locale, ricorrendo al Centro per l’impiego. Dovrà essere ignorata qualsiasi indicazione personale e politica”.
Lo ha detto il sindaco di Militello, Giuseppe Fucile, che ha ufficialmente trasmesso una nota all’azienda capofila di Favara che ha avviato, dallo scorso mese di maggio, dopo un lungo iter burocratico e tecnico, i lavori di risanamento del complesso cassinese.
L’appalto delle opere, che dovrebbero protrarsi per almeno tre anni, si lega alle disposizioni della legge statale n. 433 del 1991, nell’ambito delle procedure per la ricostruzione e la rinascita delle zone colpite dal sisma del 13 dicembre 1990.
Il primo cittadino ha inviato la missiva, inoltre, al Servizio regionale di protezione civile e alle rappresentanze locali delle maggiori organizzazioni sindacali, auspicando un proficuo rapporto di collaborazione per la soluzione dei “nodi” occupazionali che affliggono la città.
Non si è fatta attendere la risposta della Cgil-Camera di lavoro, che ha indicato “la via maestra. Occorre – hanno dichiarato i sindacalisti Francesco e Roberto D’Amico – la sottoscrizione di un protocollo di legalità per tutte le imprese che, a Militello, eseguiranno interventi nel settore edile. Sulla stipula dell’accordo, in passato, non sono mancati atteggiamenti di scetticismo da parte di ex amministratori locali”.
L’intesa tra parte istituzionale e sigle sindacali darebbe qualche garanzia alle maestranze militellesi, che accusano diverse “sofferenze” economiche. Sono minime le prospettive di lavoro per gli operai del comparto forestale e dell’indotto agrumicolo, che annovera poche aziende agricole di rilievo, in un contesto commerciale sempre più debole e meno competitivo.
LUCIO GAMBERA