MILITELLO. No allo smantellamento dell’ospedale.
4Trasferire il Pronto soccorso nel nuovo presidio, respingere l’ipotesi di soppressione dell’unità di Rianimazione e il piano di conversione del nosocomio in Pta»: la richiesta è stata avanzata, con voti unanimi, dal Consiglio comunale che ha contestato programmi e ritardi all’Assessorato regionale alla Sanità.
Alla seduta sono intervenuti amministratori pubblici del Calatino, parlamentari nazionali e regionali, operatori sanitari e cittadini: tutti hanno rivendicato il mantenimento dei servizi dell’ospedale «Mario Basso Ragusa» e il diritto alla salute delle comunità del circondario, che rappresentano un’utenza di circa 80 mila abitanti.
Alla riunione non sono intervenuti i massimi referenti dell’Asp 3 di Catania, del distretto di zona e del presidio. Dal commissario della sanità provinciale, dott. Gaetano Sirna, sono giunte in una missiva – ricevuta e letta in aula dal commissario, dott. Francesco Spataro – rassicurazioni e disponibilità per un prossimo incontro con una delegazione locale.
Contro i provvedimenti si sono espressi il presidente del consesso militellese, Nino Lisciandrano («la città teme un vergognoso colpo di mano), il presidente del Consiglio di Caltagirone, Fortunato Parisi («serve una conferenza provinciale dei sindaci sulla nuova organizzazione dei presidi»), il sindaco di Scordia, Angelo Agnello (“il Pta dovrebbe essere istituito nella mia città”), i consiglieri Giuseppe Fucile, Marcello Belluomo, Antonello Scirè, Lucy Puglisi, Mario Gambera e Salvatore Partenope.
Appelli alla mobilitazione popolare sono arrivati dai cittadini Mario Vaccaro, Pippo Fagone, Maria Rosa Riggio e Nicolina Messina, dai dirigenti medici Filippo Bentivegna (Chirurgia) e Rosario Cannizzo (Medicina generale) che hanno dato un appassionato contributo ai lavori.
L’on. Marco Falcone ha condannato le direttive “tecniche” della Regione che non si conciliano con la politica e le aspettative del territorio, l’on. Giovanni Burtone ha parlato di una «lunga tradizione sanitaria da rispettare e tutelare».
Per il sen. Vincenzo Oliva bisogna «essere pronti a lottare fino alla fine» per difendere gli interessi della collettività, che «non può – ha concluso l’on. Nello Musumeci – essere vittima di un piano scientifico di smantellamento dei servizi pubblici, delle opportunità di lavoro e delle condizioni di sviluppo».
LUCIO GAMBERA