Seus 118. Tutelare gli operatori del settore.
0“Occorrono più servizi per la gestione dell’emergenza sanitaria e per la tutela dei lavoratori del comparto. Gli operatori del Seus 118, durante le fasi di primo soccorso, sono spesso esposti ad atti di ritorsione e violenze, che ne minacciano l’integrità fisica e morale”.
L’appello è stato lanciato durante un incontro della Cgil-Fp, che ha riunito a Militello, nella sala-conferenze di Palazzo Laganà Campisi, soccorritori sanitari e trasportatori del Calatino-Sud Simeto. Secondo i responsabili dell’organizzazione sindacale, che hanno recepito segnalazioni e rimostranze della categoria, dopo gravi incidenti stradali e chiamate d’urgenza, “il prossimo adempimento dovrà portare alla costituzione di un coordinamento provinciale dei lavoratori”.
Un impegno è stato assunto dal segretario regionale della Cgil-Fp, Caterina Tusa, che porterà “le rivendicazioni degli addetti al servizio di emergenza-urgenza alla presidenza della Regione e all’Assessorato regionale alla Salute. La salvaguardia dell’incolumità degli operatori – ha aggiunto – non può prescindere da altre forme d’assistenza, che devono essere prestate in determinati contesti ambientali e sociali”.
Ai lavori dell’assemblea hanno partecipato anche i sindacalisti Pasquale Timpanaro (segretario generale della Cgil calatina), Francesco D’Amico (segretario della Cgil-Fp di Caltagirone) e Gaetano Agliozzo (segretario della Cgil-Fp di Catania).
Le aspettative di soccorritori sanitari e trasportatori sono state ribadite dal referente regionale del Seus Sicilia, Mimmo Ruffino: “L’utente che richiede un soccorso sanitario, rivolgendosi all’operatore telefonico del 118, non conosce spesso le procedure corrette. Il panico assale quasi sempre il richiedente, che talvolta scarica tutta la tensione e la rabbia sui nostri uomini e mezzi. Una maggiore informazione può evitare problemi e disagi durante i primi soccorsi”.
LUCIO GAMBERA