Nel dramma Coronavirus scoppia la polemica sulla 104 dei vigili urbani
0“A rendere le cose più complicate, succede anche che il Governo estende il diritto a 12 giorni per la legge 104 che, ricordiamo, permette di usufruire permessi e congedo speciale. Tutto questo nel momento sbagliato, per attuare i controlli. Noi, per esempio, abbiamo ben 4 vigili che godono della 104”. Lo ha scritto il sindaco, Francesco Barchitta, sulla pagina social del Comune lo scorso 18 marzo in merito alla questione dell’effettuazione di controlli serrati per arginare le “uscite” dei suoi concittadini.
Frasi che hanno sollevato una levata di scudi da parte del Movimento Scordia Bene Comune e del Movimento Cinque Stelle. Per il consigliere comunale, Eugenio Russo (Sbc), “se le persone si allontanano dalla propria abitazione senza necessità reali la colpa non può essere riversata su chi già ha problemi a casa. In questo momento delicato – continua – tutelarci è il compito più importante del primo cittadino e piuttosto che leggere disapprovazione per i diritti concessi ai lavoratori, vorremmo leggere azioni forti e controlli sul rispetto del protocollo di sicurezza nelle aziende piuttosto che accodarsi e alimentare il giudizio scellerato della gogna mediatica. In un altro momento ne avremmo chiesto le immediate dimissioni. Oggi basterebbero le scuse per quattro dipendenti comunali che prima di beneficiare della 104 sono persone”.
Sulla vicenda sono anche intervenuti il deputato nazionale Eugenio Saitta e la consigliera comunale Maria Contarino, entrambi M5S: “Si tratta di affermazioni gravi e scriteriate. Il diritto di assistere i propri cari, bisognosi di cure, è un diritto garantito dalla legge. Al posto di attaccare le scelte del Governo e i dipendenti, dovrebbe pensare a garantire la sicurezza e la piena applicazione delle misure disposte dal Governo nazionale per il contenimento del Coronavirus. Nell’esprimere la solidarietà ai vigili urbani, la consigliera Contarino ha inviato una interrogazione in cui si chiede di rimettere in forze le unità lavorative, già vincitrici di concorso e al momento collocati presso altri uffici.
La replica del sindaco: “In momenti così drammatici, lasciarsi andare in povere e fuorvianti affermazioni manifestano il poco amore per la città, la carenza di valori sociali e di non avere alcuna cognizione del significato di pubblica amministrazione. La città – conclude Barchitta – ha bisogno di aiuto e non delle sceneggiate. Coloro che si servono della 104 per assistere i bisognosi sono persone perbene, coloro che la utilizzano per “ferie” rimangono dei truffatori”.