San Rocco
Preceduta da un preparatorio triduo di preghiere, a Scordia la festa di S. Rocco ha inizio il 15 Agosto (a Viggìlia), quando, dopo la messa serale, si svolge la processione con la reliquia (rrilìquia), portata con solennità sotto il baldacchino (bbardacchinu) attorno alla piazza Umberto I (u chianu i santu Roccu), seguita dall’esposizione del simulacro e dal bacio della stessa reliquia. Il giorno dopo, il 16 Agosto, giorno ufficiale della festa, dopo una speciale messa cantata nella quale si recita il panegirico del Santo, si svolge la processione dietro il simulacro di S. Rocco per le vie principali del paese. (…)
Il culto in onore di S. Rocco è stato introdotto a Scordia dalla famiglia Branciforti, di origine francese come il santo di Montpellier protettore dalla peste. Fu il primo principe di Scordia Antonio Branciforti che, ottenuta la licentia d’habitare nel 1628, pensò di fare costruire una grandiosa chiesa da intitolare a S. Rocco, imponendo quest’ultimo come santo “patrono”. (…)
Di fatto nella cultura popolare di Scordia il concetto di festa è legato ( nel suo profondo significato antropologico di gioiosa opposizione al quotidiano e al suo portato di fatica, di sofferenza, di privazioni) soprattutto alla ricorrenza del 16 agosto, oltre al Natale, al Carnevale e alla Pasqua, che rappresentano il festivo per antonomasia in tutte le culture popolari dell’Occidente.
A rendere tangibile questo significato i principi Branciforti donarono una statua lignea del santo tutta rivestita d’argento, perchè venisse portata solennemente in processione nei giorni di festa, e un prezioso reliquiario con un dito del pellegrino di Montpellier.(…)
Il culto di S. Rocco, elevato dal principe Antonio Branciforti al di sopra di tutti gli altri, non comportò automaticamente che il santo di Montpellier fosse subito riconosciuto formalmente patrono di Scordia. Per duecentosessanta anni il paese ebbe due patroni, S. Rocco e S. Maria, il culto sarebbe rimasto in competizione, nel comune sentire del popolo, con quello in onore del santo francese imposto “per volontà del feudatario”. E anche quando (…), il 2 aprile 1888, per interessamento del cardinale Dusmet, arcivescovo di Catania e amministratore apostolico per la Diocesi di Caltagirone, la bolla pontificia di Leone XIII riconosceva ufficialmente il titolo di Patrono di Scordia a San Rocco, nel nostro paese si sarebbe continuato ancora per un certo tempo a tributare a S. Maria un culto da compatrona. Ma già nella prima metà degli anni Venti del secolo scorso alla festa di S. Maria non si riservava più quella grande pompa che la faceva competere con quella di S. Rocco.
E quest’ultima (…), con l’arrivo anche nel nostro paese degli effetti del “miracolo economico italiano”, non avrebbe più soddisfatto tutte le aspettative di quelli che un tempo potevano anche essere chiamati “fedeli”, che invece ora trovavano quotidianamente nella nuova società dei consumi quello che prima cercavano nelle feste religiose.
Tratto da: Nuccio Gambera, S. Rocco Patrono di Scordia. Vocabolario e immagini della festa. (2003), pp. 21-25.
FRAMMENTI VIDEO DELLA FESTA (GUARDA)
Altre info sulla festa di San Rocco
Scordia, festeggia solennemente il Santo Patrono, San Rocco di Montpellier. Questo santo nasce nel 1350 a Montpellier (Francia), figlio di Giovanni e Libera. Rocco seguì gli studi di teologia, per conoscere meglio Dio, e di medicina, per aiutare meglio gli uomini, con la specializzazione nella cura delle malattie bubboniche. Il fatto più importante della sua vita, è il pellegrinaggio, che ha come prima tappa Roma. Durante il suo tragitto, Rocco si occupa della cura degli appestati, fino a quando, ancora prima di arrivare nella città eterna, si ammala anche lui, per poi miracolosamente guarire, con un cane che, puntualmente, ogni mattina, gli porta un tozzo di pane da mangiare. Infine muore nel lazzaretto del carcere di Voghera (PD) la notte tra il 15 e il 15 agosto 1376. Questo grande santo, è molto venerato soprattutto nel sud-Italia, dove ha il patronato di più di 100 comuni tra Sicilia e Calabria. A Scordia, ha il patronato sin dalla fondazione del 1628, quando il primo principe di Scordia, Antonio Branciforte, acquistò per 400 onze la licentia di habitare. E fu lo stesso principe che volle il patronato di questo santo, approvata il 2 aprile 1888 da papa Leone XIII, e ne fece costruire la madre chiesa, seicentesca barocca, che è possibile ancora ammirare.
In questa stessa chiesa, puntualmente, ogni mese di agosto, viene solennizzata con manifestazioni culturali e religiose questa grande festa, molto sentita a Scordia. Essa comincia già l’uno agosto con l’apertura del mese rocchiano e la celebrazione del Vespro. Nei giorni a seguire, fino al 15, vengono celebrati dei riti propedeutici alla festa. La domenica prima del 16 agosto, viene festeggiata la Reliquia di S. Rocco, conservata in un artistico reliquiario a raggiera, che sostituì il vecchio reliquiario a vomere, che fu rubato. La Reliquia che si conserva a Scordia, è il dito di S. Rocco. Questa viene portata in processione da S. Giuseppe alla chiesa madre, dove verrà celebrata la S. Messa con la benedizione con la reliquia di S. Rocco.
Giorno 15, la solennità liturgica dell’Assunzione di Maria Vergine viene solennizzata con una grande Messa interparrocchiale celebrata sul sacrato della chiesa madre, che culmina con la benedizione con la Reliquia. L’indomani, la S. Messa interparrocchiale, verrà seguita dalla processione del santo per le vie del paese, e la stessa cosa il giorno dell’ottava, il 23 agosto.
In questo giorno, sono particolarmente suggestivi i fuochi di P.za della Repubblica e P.za S. Sebastiano, molto seguiti ogni anno dai cittadini.
Francesco Amato