Ospedale di Militello. Licenziati 5 addetti ai servizi socio-assistenziali.
0Licenziamenti senza preavviso di personale e riduzione di ore lavorative: la “mannaia” si è abbattuta sugli addetti alle attività socio-assistenziali dell’ospedale “Basso Ragusa” di Militello, che hanno subìto la cessazione immediata o la modifica unilaterale del rapporto.
A cinque operatori, oltre alla figura del coordinatore locale, la nuova impresa di servizi ha ufficialmente comunicato la risoluzione dei contratti di lavoro (stipulati successivamente al 16 gennaio 2013 dall’azienda uscente). Ad altri dipendenti sarà applicato, invece, un “taglio” delle prestazioni settimanali nei reparti del presidio (da 36 a 24 ore, da 18 a 15 ore).
Le disposizioni saranno meno penalizzanti nei restanti nosocomi del Catanese, che ha approvato l’appalto biennale degli interventi d’assistenza agli infermieri e di supporto ai degenti per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro (187 mila ore annue) in tutti gli ospedali della provincia etnea.
Sulla vicenda – da noi interpellata tramite l’ufficio stampa – l’Asp 3 di Catania ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, rimettendo ogni esclusiva incombenza alle decisioni del nuovo datore di lavoro, la cui posizione, tuttavia, rimane esposta a possibili ricorsi nelle competenti sedi giudiziarie.
Valutazioni avverse sono state effettuate dai componenti della segreteria calatina della Cgil, che ha incontrato i lavoratori: “La nostra organizzazione – ha detto il segretario Totò Brigadeci – rivendica l’immediato ripristino dei livelli occupazionali della categoria. Non saranno accettate, inoltre, disposizioni straordinarie di lavoro, tendenti a sopperire alle inevitabili carenze di personale e ai conseguenti disservizi all’utenza”.
Le ripercussioni più gravi potrebbero riflettersi sui degenti. Secondo il sindacalista Enzo Maggiore, “le ultime scelte di economia aziendale saranno pagate dai malati. Manifestando solidarietà ai colleghi licenziati, gli operatori in servizio hanno comunicato di voler respingere ogni richiesta di lavoro straordinario”.
Il sindacato porterà la questione sui tavoli della Prefettura, lunedì 21 luglio, nel corso di una riunione in cui saranno pure esposti i disagi di alcune cooperative sociali. La mobilitazione proseguirà, lunedì 28 luglio, con un intervento del segretario regionale della Cgil-Filcams, Salvo Leonardi, che incontrerà i dipendenti del nosocomio militellese. Proteste istituzionali, infine, sono state annunciate dal sindaco, Giuseppe Fucile.
LUCIO GAMBERA