Ospedale di Militello. Scende in campo un comitato civico
4Sarà un comitato civico a rappresentare, alla Regione, le istanze popolari per la difesa dell’ospedale di Militello. Il soggetto di libera espressione cittadina – denominato “La voce dei diritti della cittadinanza” – punta l’indice sul piano di conversione del nosocomio in presidio territoriale d’assistenza (Pta), che determinerebbe, secondo gli indirizzi dell’Assessorato regionale alla Salute, la perdita di posti letto per pazienti acuti e di servizi medici.
Secondo la rappresentante del comitato, Mariarosa Riggio, “il Pta non può che rappresentare il preludio alla chiusura della struttura ospedaliera, che costituisce un punto di riferimento per un vasto bacino di utenza. Anche i centri di Palagonia, Ramacca e Scordia, oltre alla comunità locale e ad altre del circondario, confidano nel mantenimento delle attuali unità operative”.
Una missiva è stata trasmessa al presidente della Regione, alla Giunta di governo e ai deputati dell’Ars, ai quali è stato chiesta di tutelare il diritto alla salute e alla vita delle popolazioni del comprensorio: “La dismissione dell’unità di Rianimazione – ha aggiunto la referente – si muove in direzione contraria alla logica del risparmio e dell’efficienza, che dovrebbe ispirare a Roma e a Palermo le politiche sanitarie”.
Per la Riggio occorre una diversa riflessione anche da parte del commissario dell’Asp 3 di Catania, dott. Gaetano Sirna: “Il nosocomio militellese – ha detto la portavoce – testimonia una plurisecolare e professionale presenza della sanità sul territorio. Non sono mancate sinergie di ordini religiosi, donazioni di benefattori privati e fondazioni spontanee a sostegno dell’ospedale, che si colloca, in una plaga dalle complesse condizioni orografiche, a notevole distanza da Caltagirone e Catania”.
Il presidio ha recentemente completato il trasferimento di reparti e ambulatori nel nuovo padiglione, ai margini di viale Regina Margherita, che ha richiesto una spesa complessiva di oltre 20 milioni di euro nell’ultimo ventennio.
LUCIO GAMBERA