PALAGONIA. Il consiglio comunale approva il documento dell’Anci sul Patto di Stabilità
1Il Consiglio comunale di Palagonia ha approvato un documento dell’Anci Sicilia, che ha puntato l’indice su alcuni aspetti del patto finanziario di stabilità e sui ridotti trasferimenti agli Enti locali . Per il civico consesso – convocato dal presidente, Salvo Grasso – il testo recepisce in “toto” le rivendicazioni dei Comuni di piccole e medie dimensioni.
I riflettori sono stati poi accesi, nel corso della seduta, sulla situazione finanziaria dell’Ente locale, nonché sulle anticipazioni di tesoreria municipali e su un atto ispettivo.
Non ha dubbi il consigliere Francesco Di Blasi, secondo il quale “sarà sempre più difficile per le amministrazioni pubbliche erogare servizi essenziali ai cittadini, che attendono risposte dalla parte pubblica. La situazione debitoria, inoltre, rischia di aggravare la condizione generale di deficit”.
Il consigliere Antonio Murgo ha espresso “vivo apprezzamento per l’opera svolta dall’Anci in rappresentanza degli interessi dei Comuni siciliani. Invito l’assemblea cittadina – ha aggiunto – a pronunciarsi con toni più riflessivi e pacati sulla grave situazione che attraversa tutto il paese. Le posizioni conflittuali o fortemente critiche non portano a nulla di positivo, né daranno contributi utili alla soluzione dei problemi. Occorre una profonda e seria capacità di analisi e di proposta”.
Valutazioni più profonde sono giunte dal sindaco Valerio Marletta: ”La situazione di questo Comune – ha detto – rischia di diventare sempre più insostenibile. Se all’Ente non saranno versati i tributi locali da parte dei contribuenti, non sarà possibile erogare con efficienza e regolarità i servizi. Nell’anno corrente, a seguito di scelte dissennate delle istituzioni superiori, il taglio sui trasferimenti non sarà inferiore a un milione di euro. Il governo della cosa pubblica in queste condizioni è impossibile”.
Nell’ultimo semestre, inoltre, sarebbero stati registrati diversi interventi di commissari liquidatori: “Per l’esecuzione e il pagamento di oneri di sentenze, in riferimento a vicende amministrative del passato, sono stati eseguiti prelievi di cassa – ha ammesso il primo cittadino – superiori a qualsiasi precedente. Non è possibile continuare a frequentare palazzi di giustizia, affidandosi all’operato di legali, mentre un numero sempre più crescente di creditori richiede adempimenti e pagamenti”.