PALAGONIA. La giornata della legalità.
0“Un’offensiva al malaffare e alla mafia”: oltre 200 studenti hanno predicato ieri mattina, al Comune, il verbo della legalità. Nel corso di una conferenza, che ha avuto il patrocinio della Provincia e dell’Ente locale, sono intervenuti il magistrato Nicolò Marino, Gaetano Interlandi (presidente Amedit), Luca Bardaro (movimento Agende rosse), Gabriella Guerini (Asaes etnea), il sindaco Valerio Marletta e l’assessore Nicola Giaquinta. All’incontro sono pure intervenuti il nuovo comandante dei carabinieri della Compagnia, Felice Pagliara, il maresciallo Vincenzo Drago, operatori culturali e volontari.
Appelli e moniti sono giunti dagli studenti. Cristiana Drago (classe 3’ E, scuola secondaria di primo grado, istituto Don Lorenzo Milani) sollecita un cambio di direzione: “La nostra comunità può invertire la tendenza all’illegalità, che soffoca la libera iniziativa privata. Serve l’impegno di tutti i giovani e la collaborazione dei genitori per debellare la piaga. I temi della criminalità non sono più un tabù”.
Giuseppe Campisi (classe 3’ D, scuola secondaria di primo grado, istituto Gaetano Ponte) ammette “lo scarso rispetto delle regole. Il sacrificio di tanti magistrati e forze dell’ordine, tuttavia, non è stato inutile. La loro dedizione costituisce un esempio straordinario. I veri servitori dello Stato, che hanno pagato con la loro vita, resteranno per sempre nella memoria dei cittadini e delle nuove generazioni”.
Laura Guzzardi (classe 4’ A, indirizzo tecnico-grafico, istituto Maria Ausiliatrice) auspica più attenzioni: “Il crimine si può combattere con le armi dell’aggregazione e della cultura. In questo paese, purtroppo, mancano spesso iniziative ricreative, luoghi d’incontro e confronto. I giovani rivendicano più attenzioni da molti anni, ma solo in rare circostanze, purtroppo, sono arrivate risposte concrete”.
Mary Vitale (classe 4’ A, indirizzo tecnico-grafico, istituto Maria Ausiliatrice) confessa il disagio di tanti ragazzi, che “sono costretti a recarsi in altri centri del Calatino. Per trascorrere il tempo libero, oppure il sabato sera, Palagonia costringe i suoi figli a cercare altre mete. I momenti locali di vivibilità sono estremamente ridotti: confido in una maggiore intraprendenza delle forze giovanili”.
LUCIO GAMBERA