PALAGONIA. Per il dissesto aumentano tutti i tributi
0Toccherà i massimi livelli, a Palagonia, la pressione fiscale. Accogliendo le proposte della Giunta, il Consiglio comunale ha approvato, con 11 voti favorevoli e 3 contrari, le nuove aliquote e tariffe. La decisione favorevole del gruppo Palagonia bene comune è conseguente alla dichiarazione di dissesto dell’ente locale. Dopo aver adottato il regolamento di disciplina, il civico consesso ha approvato le nuove imposte di Imu, Tasi (servizi) e Tari (rifiuti) per l’anno corrente. Maggiori determinazioni saranno applicate anche per la Tosap (occupazione di spazi e aree), per le affissioni pubbliche e la pubblicità. Il nuovo sistema impositivo è stato illustrato in aula consiliare dall’assessore alle Attività finanziarie, Elena Sgarioto. Dai banchi della minoranza è giunta una levata di scudi: «Il dissesto delle casse e gli aumenti fiscali – hanno dichiarato Aldo Vaccaro, Nino Murgo e Salvatore Sipala – colpiranno cittadini e famiglie. Siamo contrari all’adozione di questi provvedimenti, che presentano profili inaccettabili e palesemente antisociali».
Pieno sostegno alle nuove disposizioni è stato dato, invece, dal presidente Salvo Grasso e dagli altri consiglieri di maggioranza, che hanno ribadito l’esigenza di aumentare le entrate. Secondo il sindaco, Valerio Marletta, l’inasprimento fiscale è più apparente che reale: «Il fisco locale non si è mai fermato alla soglia minima. Sono state introdotte, comunque, agevolazioni per i meno abbienti». Si prevede un incremento delle misure fiscali dal 5 al 10,69 per mille (Imu) sui terreni agricoli, che rappresentano la maggiore risorsa immobiliare e produttiva. Sarà limitato a un nucleo familiare, inoltre, l’abbattimento degli oneri per il comodato d’uso delle unità abitative. Dietro l’angolo c’è il pericolo di una maggiore evasione tributaria. Almeno 6 utenti su 10 sono riusciti a sottrarsi, negli ultimi anni, al prelievo fiscale.