Putiferio in Canonica, l’ennesimo successo di Sebastiano Ministeri
0Si è conclusa con un lunghissimo applauso la prima di “Putiferio in Canonica”, con cui Sebastiano Ministeri ha divertito, e non poco, il suo pubblico sabato 4 marzo e nella replica il giorno dopo.
Tenutasi a Militello, presso il Teatro Tempio, la rappresentazione teatrale a cura dell’associazione culturale Teatro sperimentale “Le Arti” con il patrocinio del Comune di Scordia, è stata un grande successo.
La storia vede come protagonista Don Lorenzo, interpretato da Sebastiano Ministeri, il parroco del paese, capro espiatorio ed espiatore di colpe al tempo stesso, diviso tra la tentazione di sfruttare il suo “potere” e il disturbo di essere il punto di riferimento dei cittadini, ma sostanzialmente buono e con la giusta dose di tragica comicità. Don Lorenzo, volente o nolente, si è trovato a coprire l’incontro di due giovani fidanzati, Paolino e Anna, contrastati nel loro amore dall’impavida Donna Concetta, arricchita arrampicatrice sociale e mamma del ragazzo, che non vedeva di buon occhio le umili origini della giovane nuora, figlia di un macellaio e priva di eredità.
Dopo varie vicende vissute dal parroco, suo malgrado, tra cui il sindaco con la sua infedele giovane moglie Mara e la pescivendola pettegola, magistralmente intrecciate con la storia che faceva da filo conduttore, l’epilogo in canonica in cui i protagonisti, venuti quasi alle mani, riescono a riappacificarsi solo quando, dopo aver scoperto dell’imponente possibilità economica del macellaio, il cuore di Donna Concetta magicamente si ammorbidisce.
A fare da divertente cornice, la Gna Nzula, apprensiva sorella del parroco che si era presa cura di lui per tutta la vita, rinunciando addirittura a farsi una vita propria.
Divertente e con un leggero sarcasmo, splendida interpretazione di tutti i personaggi che hanno saputo bilanciare la comicità e la drammaticità di quella che, soprattutto in passato, era una vicenda frequente in cui l’eredità era ostacolo insormontabile per tante storie d’amore.
A 84 anni non posso permettermi di fare progetti a lungo termine – ha esordito durante i saluti finali Sebastiano Ministeri – ma se Dio vorrà e ci sarò ancora – ha continuato – a giugno vi aspetto con “Cavalleria Rusticana”
TANIA CATALANO