San Domenico Savio tra fede e pietà popolare
0Anche quest’anno, la comunità di San Domenico Savio ha voluto festeggiare il santo titolare della parrocchia. È stata preparata una bella cinque giorni, dal 10 al 14 luglio, per rendere omaggio a San Domenico Savio, il giovane santo che intercede per la Comunità Parrocchiale.
I festeggiamenti si sono aperti con la giornata dei giovani, un ottimo modo per aprire i festeggiamenti in occasione di un santo giovane. La presenza del Vescovo, mons. Calogero Peri, in questo giorno, ha confermato che la Chiesa è unica, infatti, in quel giorno, i fedeli di tutte le comunità parrocchiali si sono stretti intorno a Domenico per celebrare l’Eucaristia.
In serata, poi, al termine di uno spettacolo di danza, tutti i giovani di Scordia si sono dati appuntamento, a mezzanotte, nella cappella eucaristica della chiesa di San Domenico Savio, dove si è svolto un momento di Adorazione meditando le vite di alcuni santi giovani.
L’indomani, giornata della carità, è venuto don Luciano Di Silvestro, direttore della caritas diocesana, a celebrare l’eucaristia, a cui hanno partecipato anche numerosi anziani ai quali era stato dedicato un momento di animazione nel pomeriggio. In questa eucaristia, nella festa di San Benedetto, don Di Silvestro ha illustrato come una parrocchia deve fare carità. Questa visita, infatti, era propedeutica alla fondazione di un gruppo caritas, per sopperire alle necessità dei bisognosi della parrocchia, che si trovano in continuo crescendo. In serata è salita sul palco, con un concerto di musica blues il gruppo “Summer 5tet”.
Il venerdì si è celebrata la giornata dell’educazione alla fede. Don Francesco Di Stefano, direttore dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, ha spiegato nella bella omelia come, per essere buoni educatori, bisogna essere “prudenti come serpenti e semplici come le colombe”, ricordando, però, che questo non basta, perché “solo chi persevererà fino alla fine sarà salvato”.
La serata è stata poi animata dalla band “Tutto incluso”, che ha allietato i numerosi partecipanti con tre ore di musica anni ’70, ’80 e ’90, concludendo la serata con “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano.
Il sabato, vigilia della festa, protagoniste sono state le famiglie, che hanno ricevuto una particolare benedizione in occasione di alcuni anniversari di matrimonio. La serata, poi, è stata di alto livello, infatti, cinque cori si sono esibiti nella prima rassegna corale polifonica “Laetantes in choro”, curata dal coro polifonico “San Domenico Savio” di Scordia, riscuotendo numerosi successi. La serata si è conclusa con un’animazione musicale a cura di Fernando Paolillo.
Infine, la domenica, solennità di San Domenico Savio, è stata definita, da molti, la “giornata delle sorprese”. La prima è stata la presenza del parroco emerito, p. Dino Meli, che ha dovuto cessare dal servizio di parroco per gravi motivi di salute, alla Celebrazione Eucaristica predieduta dal parroco. Egli, che per la prima volta è tornato a spezzare il pane nella sua ultima parrocchia, è stato da tutti salutato con grande piacere e gioia: un parroco, che per vent’anni ha servito la parrocchia e che, all’improvviso, deve cessare così, non si dimenica mai. La seconda sorpresa è stata l’esposizione alla pubblica venerazione di una reliquia di San Domenico Savio, un pezzo di osso del santo, che da sempre si rova nella parrocchia, ma che mai è stata esposta, ma tenuta sotto la custodia dei parroci. Adesso, don Matteo Malgioglio, ha voluto sistemarla in un reliquiario, offerto dal coro polifonico parrocchiale, così da poterla esporla per la venerazione.
Dopo la Messa, a cui ha partecipato un gran numero di persone non solo della parrocchia, sistemata la reliquia nella varetta, è cominciata la processione con il simulacro e la reliquia di San Domenico Savio che, nelle strade, ha trovato una grande devozione popolare. In tutte le strade in cui il santo è passato, infatti, il simulacro è stato accolto con coperte, bandiere, luci, altari, fuochi d’artificio e un enorme numero di persone che l’hanno seguito durante tutto il percorso. E a seguire la processione c’era anche il neo sindaco, Franco Tambone, con il presidente del consiglio, Francesco Cacciola, che, appena eletti, hanno fatto la prima uscita ufficiale in occasione della festa della parte alta del paese che, sempre sottovalutato, in questi giorni di festa si risveglia e riesce a creare qualcosa di veramente bello.
Al rientro del santo in chiesa, dopo l’esplosione dei fuochi d’artificio, il parroco ha invocato sui fedeli la benedizione con la reliquia di San Domenico Savio, che è stata poi baciata in segno di venerazione da tutta l’assemblea.
FRANCESCO AMATO