Scordia festeggia il patrono San Rocco
18I festeggiamenti sono cominciati giorno 7 agosto, con la processione della Reliquia del dito di San Rocco, contenuta in un reliquiario artisticamente decorato, che è partita da San Giuseppe, per giungere in preghiera nella chiesa madre, dove da p. Vito Valenti è stata celebrata una solenne Santa Messa. Nei nove giorni precedenti quello della festa, numerosi sacerdoti sono venuti a celebrare le Messe del Novenario, che – ogni giorno – ha trattato temi diversi. Inoltre, per mettere in risalto la carità di S. Rocco che si è prodigato per guarire gli appestati, sabato 13 agosto è stata organizzata nei vari supermercati cittadini una colletta alimentare che ha prodotto buoni risultati.
Il 15 agosto, Scordia ha solennizzato la vigilia della festa del Santo Patrono, nella solennità dell’Assunzione di Maria in anima e corpo al cielo. Già dalla mattina è stata celebrata una S. Messa animata dalle “Aquile”, giovanile gruppo di animazione liturgica della parrocchia S. Rocco. In serata è stata celebrata una solenne Eucaristia in piazza Umberto I, presieduta da don Pino Casanova, parroco della cattedrale S. Giuliano di Caltagirone. Interessante l’omelia in cui p. Casanova ha illustrato i particolari del mistero dell’Assunzione, oltre a ricordare i suoi anni di diaconato a Scordia, grazie ai quali si sente figlio del patrono San Rocco. La celebrazione si è conclusa con la benedizione con la Reliquia e lo sparo di fuochi pirotecnici. L’indomani, solennità di S. Rocco, è stata celebrata nuovamente una S. Messa di mattina, animata anch’essa dalle “Aquile”, mentre, lungo corso V. Emanuele, echeggiavano le note delle caratteristiche e tradizionali marce sinfoniche, eseguite dalla banda musicale “Città di Scordia”. In serata, è stata anche oggi celebrata una solenne Concelebrazione Eucaristica in p.za Umberto Primo gremita di cittadini, presieduta dallo stesso parroco della matrice, p. Vito Valenti, insieme a don Francesco Faraci e mons. Umberto Pedi, vicario generale della Diocesi di Caltagirone. Nell’omelia, p. Valenti, ha illustrato in sintesi la vita del nostro santo patrono, esempio e modello di carità e amore verso il prossimo. Interessante e bella l’idea della distribuzione di panini benedetti alla popolazione, per ricordare l’elemento essenziale che un cane, che per tradizione si chiama Oreste, portava a S. Rocco per sopravvivere, come segno della provvidenza di Dio. Dopo questa iniziativa, allo scoppio di artistici giochi pirotecnici, S. Rocco ha varcato la soglia della chiesa madre e ha dato inizio alla processione che, seguita dalla banda musicale e da alcuni cittadini, si è snodata per le vie: V. Emanuele, Trabia, Carignano, Libertà, Cavour, Garibaldi, V. Emanuele ed infine ha fatto nuovamente accesso in p.za Umberto I, che – gremita di fedeli – attendeva l’ingresso del santo in chiesa. Quindi, appena il santo è arrivato sopra gli scalini del sacrato, hanno cominciato a sparare i fuochi d’artificio, curati dalla premiata ditta “F.lli Trebbia” di Militello in Val di Catania. Dunque il Santo è stato posto all’interno della chiesa, per la venerazione dei fedeli. E così si è conclusa questa prima parte dei festeggiamenti.
I prossimi appuntamenti sono per questa settimana tutti i giorni alle 19.00, la recita del S. Rosario e la S. Messa. Per finire, giorno 23 agosto con l’ottava di S. Rocco, che prevederà due S. Messe di mattina (ore 8.30 – 10.30) e la S. Messa di sera, alle ore 20.00 in p.za Umberto I, seguita dalla processione.
Francesco Amato