Se ne va un altro pezzo della storia di Scordia
0E’ morto stamani nella sua abitazione di via Colomba, Gesualdo Tramontana, uno dei politici più rappresentativi ed influenti della storia di Scordia. Socialista della prima ora, fu eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1964 e rieletto sino al 1988, anno della sua ultima apparizione tra i banchi del consiglio. Il più eletto nel 1973 (1793 voti) e comunque uno dei maggiori “catalizzatore” di voti, fu anche sindaco dal 1973 al 1978, dal 1987 al 1988 e dal 1991 al 1993. Provò a contrastare il passo di Salvatore Milluzzo, insieme ad un altro politico come il prof. Giuseppe Zapparrata, nelle elezioni del 1993 ma ne uscì sconfitto al primo turno. Fu l’ultimo sindaco nominato con il vecchio sistema.
Impiegato postale e commerciante di agrumi, nel 2011 ricevette il titolo “socio onorario” dell’Asaes. L’ex sindaco ed imprenditore Gesualdo Tramontana nel periodo più buio della storia di Scordia, si trovò a resistere alle pressioni mafiose nella doppia veste di sindaco e di imprenditore a capo di una delle più affermate aziende nel settore. I tentativi di intimidazione riguardavano la richiesta di estorsione prontamente rispediti al mittente sino a quando, di fronte alla sua ferma ostinazione, il 9 novembre 1987 all’incirca alle 20, due individui armati e mascherati si presentarono nel suo ufficio, alla presenza del fratello Pietro e della ragioniera, lo prelevarono sotto la minaccia delle armi e portato in campagna lo pestarono a sangue, lasciandolo gravemente ferito e con il volto tumefatto sul ciglio della strada provinciale per Francofonte ad alcuni chilometri di distanza da Scordia. Ritrovato sanguinante dal cugino, fu condotto in ospedale dove vi rimase per oltre un mese ma a causa delle numerose ferite alle gambe fu sottoposto ad un intervento chirurgico alle ginocchia dove furono apposte delle protesi metalliche.
Un’altra tappa della sua vita fu l’11 marzo 2001. Si celebra il 12° anniversario dell’uccisione di Nicola D’Antrassi nell’ampia sala del cine teatro Metropol completamente occupato in ogni posto. Sul tavolo della presidenza ci sono, tra gli altri, il presidente della commissione nazionale antimafia, l’on. Giuseppe Lumia e il giornalista della Stampa, Francesco La Licata.
Gesualdo Tramontana, allora 73 enne, prende la parola. Il suo è un intervento a braccio ma appassionato. Si sente lasciato solo, abbandonato e chiede che il suo dramma capitatogli due anni prima della morte del collega imprenditore Nicola D’Antrassi, non passi nel silenzio e non cada nell’oblio. Ma in pochissimi allora sapevano realmente cosa era accaduto quella drammatica sera del 9 novembre 1987.
Le conseguenze di quel vile attentato lo segnarono per tutta la vita facendolo rimanere claudicante, costretto a rimanere chiuso in casa sino a stamani quando ci ha lasciati all’età di 85 anni.
I funerali si svolgeranno domani alle 15.30 nella chiesa di San Giuseppe a Scordia.