Si discioglie il Megafono e con esso il cambiamento. Nasce il gruppo Progressisti di Sinistra per Scordia.
0
Da sinistra i consiglieri comunali Centamore, Cacciola, Guttuso, Renda, Zappulla e il vice sindaco D’Agosta
Dopo le dimissioni dell’assessore Pippo Lo Castro, un’altra tegola si abbatte sull’amministrazione Tambone. Dopo una lunga riflessione, i componenti del movimento il Megafono, forza di maggioranza insieme al Pd, hanno deciso di dimettersi da tutte le cariche ricoperte a livello locale e provinciale per confluire nel nuovo gruppo consiliare che prenderà il nome di Progressisti di Sinistra per Scordia. Si tratta di cinque consiglieri comunali, Sonia Zappulla, Nino Renda, Luigi Guttuso, il presidente del Consiglio, Francesco Cacciola l’assessore e consigliere, Mariella Centamore e Francesco D’Agosta, da poco nominato vice sindaco. Una decisione – si legge nel comunicato – frutto della non condivisione della stragrande maggioranza delle scelte politico-amministrative portate avanti dal governo regionale. Il continuo cambio di giunte e l’imbarazzante nomina di alcuni assessori e di personaggi di dubbia moralità politica nei posti chiave dell’apparato burocratico e amministrativo della regione unitamente alle inutili e propagandistiche esternazioni del Presidente; la totale assenza, in questi anni, di progetti seri per il lavoro e lo sviluppo delle comunità locali; la mancanza di qualsivoglia intervento in materia di rifiuti, tutela del territorio, energie rinnovabili, recupero dell’immenso patrimonio artistico e culturale. Sono solo alcune delle questioni, unitamente alla totale assenza di interesse per il nostro territorio da parte del presidente della regione che inducono i componenti del Megafono di Scordia a uscire da un movimento politico che non ha governato la Regione.
Con riferimento, invece, alla situazione locale anche alla luce della delicata questione amministrativa seguita alle dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici, scaturite dopo la reiterata richiesta di chiarimenti circa lo stato di avanzamento di diversi interventi, l’ormai ex gruppo del Megafono, ritiene che sia necessaria la verifica di eventuali responsabilità politico-amministrative sulle vicende riguardanti la gestione dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Nel frattempo il Pd ha dato mandato al sindaco di azzerare la Giunta e procedere ad un rimpasto al fine – si legge nella nota a firma del segretario Paolo Calcò – di rilanciare l’azione amministrativa e riprendere il percorso politico frenato dal dibattito interno alla maggioranza.
Non sarà certo una decisione facile per il sindaco Franco Tambone, alle prese con i gravosi problemi che attanagliano la città, primo fra tutti quello della gestione dei rifiuti con la richiesta da parte dei dipendenti dell’Agesp di ricevere puntualmente lo stipendio con le conseguenti proteste che, ormai spesso e continuo, si risolvono nel giro di qualche settimana lasciando però un danno economico e di immagine per la città.
Il comunicato del neonato gruppo in consiglio, anche se non è nelle intenzioni, apre di fatto la strada all’azzeramento della Giunta ma potrebbe anche acuire drammaticamente la crisi se alle parole dovessero seguire anche i fatti mettendo così il sindaco nelle condizioni di lasciare anzitempo o di sopravvivere aprendo ad altri scenari politici.